Diventare barista sostenibile. Primo corso di Caffè Milani

Formazione Aperte le iscrizioni al progetto che inizierà a ottobre nella sede di Lipomo

Caffè Milani firma il primo corso per diventare barista sostenibile. Dall’analisi dell’impatto ambientale all’attività pratica da svolgere dietro al bancone, dalla realizzazione di un menu stagionale sostenibile alle modalità di comunicazione dei propri valori sui social media, questi alcuni dei temi che verranno trattati durante il percorso formativo al via lunedì 7 ottobre a Lipomo, sede dell’azienda Caffè Milani.

Docenti del corso “Barista sostenibile: Zero sprechi dietro al bancone” gli esperti di comunicazione e marketing Roberta Liberale «Prima di comunicare la sostenibilità, è cruciale essere sostenibili» e Massimo Giordani «È fondamentale evidenziare gli sforzi aziendali per ridurre l’impatto ambientale, dalle tecniche colturali all’uso di packaging eco-friendly, fino all’ottimizzazione dei processi produttivi». In cattedra anche la formatrice ambientale e sensoriale Annalisa Renzi: «Da anni mi occupo di formazione legata a concetti quali la sostenibilità, l’impatto ambientale, la consapevolezza soprattutto legata al mondo dell’enogastronomia. Oltre all’approccio teorico, utilizzo attività pratiche e sensoriali per far comprendere a chi segue i miei corsi come l’utilizzo consapevole delle materie prime e delle fonti energetiche, come la conoscenza delle differenze dei prodotti da un punto di vista organolettico possano dipendere dalle diverse modalità di produzioni green». In veste di docente Claudio Di Dio, orto chef esperto di cucina vegana: «Le materie prime sono importanti per costruire le fondamenta nella preparazione di piatti e ricette. Inoltre, la qualità è determinata anche da come la materia viene prodotta e coltivata. Questo ha un impatto immediato sulla sostenibilità ambientale ed economica, perché una buona materia prima permette di sprecare meno: produrre materie prime di scarsa qualità vuol dire utilizzare “alchimie” non di qualità che hanno un impatto diretto sull’ambiente. Il mio consiglio finale? Fare poche cose ma bene, puntando alla qualità».

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