Economia / Como città
Venerdì 24 Maggio 2024
Ecobonus per l’auto. Tarda il decreto e si ferma il mercato
Gli incentivi Misura decisiva per spingere i veicoli green ma a sei mesi dall’annuncio ancora niente pubblicazione Situazione pesante anche nei concessionari comaschi: vendite congelate
Ecobonus auto 2024: a che punto sono gli incentivi? Il ministro Adolfo Urso, ha annunciato in questi giorni che la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale «è imminente». La misura, spiegata nei dettagli a inizio febbraio, non è ancora stata attivata.
Le associazioni Federauto e Unrae hanno chiesto di accelerare le procedure: «La prolungata attesa della pubblicazione del Decreto sta causando gravi conseguenze all’intera filiera automotive, e i ritardi accumulati nei quasi sei mesi trascorsi dall’annuncio della rimodulazione degli incentivi non sono più giustificabili. La criticità della situazione è accentuata dal fatto che gli incentivi, ancora non entrati in vigore, cesseranno di essere operativi alla fine dell’anno. Chiediamo che il Dpcm venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine di questa settimana e di attivare la piattaforma informatica per la prenotazione degli incentivi stessi».
«Il livello informativo della clientela è abbastanza alto, sono tutti in attesa anche perché le somme messe sul piatto sono importanti rispetto agli scorsi anni – osserva Andrea Cappellini di Comotors – Le case automobilistiche hanno cercato di colmare in questi mesi la lacuna attuativa, ma nella maggioranza dei casi non si riescono a raggiungere le cifre degli incentivi. Dopo il Covid le case lavorano sul venduto, l’auto viene prodotta quando viene trasmesso il contratto di vendita, e i contratti sono in attesa del decreto. Ci sono clienti che hanno ordinato l’auto a gennaio e non abbiamo ancora potuto trasmettere l’ordine alla fabbrica, nel frattempo sono cambiati modelli, listini, tassi. Uno scenario che ci ha messo in una situazione pesante. La propensione all’acquisto congelata in questi mesi, si manterrà fino a quando?». Ieri, 23 maggio, il Mise ha azzerato i contatori degli Ecobonus 2023: «Da questo momento siamo in un limbo, non possiamo prenotare gli Ecobonus vecchi e nemmeno quelli nuovi» conclude Cappellini.
«Gli ecoincentivi per le auto elettriche sono uno degli strumenti fondamentali per spingere il mercato verso una transizione che attualmente risulta difficile – spiega Vittorio Cattaneo Audi manager de L’Auto Spa - Diversi fattori influenzano la commerciabilità e la credibilità di questa nuova alimentazione come i costi di accesso elevati e la scarsa uniformità nella distribuzione delle infrastrutture di ricarica in Italia. L’incentivo governativo diventa quindi fondamentale per abbattere, almeno in parte, queste barriere, specialmente per ridurre il divario di prezzo tra un’auto a combustione endotermica e una elettrica».
La soglia
Cattaneo solleva una perplessità: «Il valore attribuito alle vetture elettriche è discriminatorio: per accedere agli Ecobonus, il prezzo di listino al netto dell’Iva non deve superare i 35mila euro, quando i brand generalisti superano questo importo. Il rischio è quello di favorire l’acquisto di auto non europee, spesso prodotte a costi inferiori. Ci chiediamo quale sia la strategia e la politica che sta dietro alla scelta di fissare la soglia di accesso per le elettriche a 35mila euro, rispetto ai 45mila per le versioni plug-in e per le auto endotermiche, queste ultime in caso di rottamazione».
Il Dpcm stanzia 950 milioni per incentivare l’acquisto di auto green nel 2024, le agevolazioni nel caso di vetture full electric partono da 6mila euro e arrivano fino a 13.750, se si rottama un Euro2 e si ha un Isee sotto i 30mila euro, mentre l’aiuto per l’acquisto di un veicolo ibrido va da 4 a 10mila euro, e quello per un’auto a basse emissioni da 1.500 a 3mila euro.
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