Fornitore Offresi. Identità più forte e nuovo calendario
Il bilancio Il dibattito a chiusura della terza edizione con le ipotesi di lavoro per lo sviluppo del salone. «Necessario crescere, ci concentreremo sui buyer»
Contenuti e offerta espositiva di qualità, ma anche tanti aspetti da migliorare per far crescere la mostra. È terminata ieri a Lariofiere la terza edizione di Fornitore Offresi Arredo & Design, il salone della subfornitura per l’industria della lavorazione del legno e del mobile. Fabio Dadati, presidente del centro espositivo erbese, e il direttore Silvio Oldani tracciano un bilancio dell’evento animato da 67 espositori diretti e 41 aziende rappresentate.
I commenti
Fornitore Offresi Arredo & Design si è sviluppato nell’arco di tre giorni. Il 16 e 17 gennaio l’accesso era riservato agli operatori di settore, si parla del resto di una fiera B2B, ieri invece le porte erano aperte a tutti, anche ai consumatori finali. Ascoltando le parole degli espositori, è evidente che molti si aspettavano qualcosa in più in termini di visite e contatti: una lettura condivisa dallo stesso Dadati.
«La mia valutazione finale è di parziale soddisfazione» dice il presidente di Lariofiere, con particolare riferimento ai contenuti. «Fornitore Offresi Arredo & Design ha garantito contenuti di qualità e un’offerta espositiva all’altezza, anche se resta un po’ ridotta e per il futuro bisognerà crescere. La manifestazione ha avuto un limite legato ai visitatori: siamo nell’ambito del B2B, parlo quindi dei buyer, ed è questo l’aspetto su cui concentrarsi per il futuro».
La mostra è nata tre anni fa come una scommessa, l’obiettivo era realizzare una costola di Fornitore Offresi - il salone della subfornitura meccanica che ha sempre grandissimo successo - legata però al mondo dell’arredo e del design.
«L’idea viene dai mobilieri canturini - ricorda Dadati - e dalle associazioni di categoria, in particolare l’artigianato che è molto presente. Chiusa la terza edizione dovremo fare il punto con loro e con la Camera di Commercio, ascolteremo le loro esigenze per capire come muoverci in futuro».
Il presidente ha già qualche idea. «Bisognerà partire con largo anticipo nell’organizzazione, per lavorare al meglio sui buyer e i visitatori. Quando chiude Fornitore Offresi, il fratello maggiore dedicato alla meccanica, partono immediatamente le preiscrizioni e la promozione per l’edizione successiva. Qui bisognerà fare qualcosa di simile, creando una community di confronto e sviluppo con tutti gli attori coinvolti da portare avanti tutto l’anno».
Tre edizioni sono un bagaglio d’esperienza sufficiente per prendere decisioni importanti, che si tratti magari di cambiare collocazione in calendario piuttosto che rendere l’appuntamento biennale. «L’importante è fare tutto il necessario per portare in fiera i buyer che servono e che vanno garantiti ai partecipanti».
Il posizionamento
Sono considerazioni che verranno condivise con il direttore Silvio Oldani, responsabile dell’organizzazione. «Questa collocazione temporale - osserva - è forse troppo vicina al Salone del Mobile di Milano, molte realtà non partecipano perché sono già focalizzate su quel traguardo. Allo stesso tempo non è facile trovare la giusta posizione nel calendario perché a ottobre c’è anche l’Expo Sicam di Pordenone, una realtà storica che richiama moltissime aziende del settore e che si può considerare un “concorrente” diretto».
Per Oldani, infine, bisognerà trovare un’identità più chiara. «Tra gli espositori ci sono piccole realtà artigianali che operano su misura, terzisti, e aziende che servono i grossi centri di produzione industriale. Questa forma ibrida forse non aiuta un chiaro posizionamento di Fornitore Offresi Arredo & Design nel panorama fieristico nazionale e internazionale».
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