Forum Ambrosetti, asset comasco. Lo scorso anno un impatto di 1,7 milioni

Lo studio Stimato il valore della ricchezza prodotta dall’evento a beneficio del territorio. A Cernobbio un plus di 50mila turisti grazie alla visibilità mediatica a livello internazionale

Quasi la metà dell’impatto economico generato dal Forum di Cernobbio rimane sul territorio. Non solo, la visibilità garantita dai tre giorni in cui il Gotha internazionale dell’economia, della finanza e della politica si riunisce sulle sponde del Lago è uno straordinario volano per l’immagine stessa di Como, con vantaggio sia per gli operatori turistici sia, in generale, per i valori immobiliari.

Tutto questo senza contare l’indotto per il commercio alimentato dalle numerose delegazioni che accompagnano i circa 300 relatori anche quest’anno attesi al Forum da venerdì 6 a domenica 8 settembre.

Camere e alberghi

L’organizzazione del Forum di Cernobbio, già Ambrosetti, ha generato complessivamente negli ultimi 10 anni 19,5 milioni di Pil. Nel 2023 Teha Group ha calcolato che il 45% dell’impatto economico ha riguardato l’area locale (circa 1,7 milioni), contribuendo per lo 0,5% (circa 908 mila euro) al Pil annuale del Comune di Cernobbio.

Sono alcuni dei numeri elaborati dai ricercatori di Teha e certificati dall’analisi indipendente del professor Andrea Beretta Zanoni: «è ipotizzabile che in decenni di attività il Forum abbia agito direttamente sul patrimonio conoscitivo e relazionale dei partecipanti e più in generale della comunità economica e politica quanto meno nazionale – ha detto - con effetti quindi moltiplicativi sulla crescita del Pil nazionale».

L’effetto Forum produce anche un aumento dei costi delle camere di albergo che lo studio di Teha ha stimato, in media, di 211 euro.

Nel fine settimana di Cernobbio, infatti, sono coinvolti dall’organizzazione del forum dodici hotel, per quasi 500 camere complessive. Primo tra tutti Villa D’Este con un’occupazione del 100%, così come Giardino, la Corte di Zizì. A seguire con un’occupazione dovuta al Forum tra il 75% e il 50% sono il Centrale, Sheraton, Miralago, Terminus e Terzo Crotto. Per il 35% degli ospiti coinvolti nel Forum c’è il ricorso alle B&B del centro città. Sotto il 20% la percentuale di occupazione connessa con l’evento per Imperiale, Hilton e Cruise.

Nel fine settimana che precede il tradizionale appuntamento di inizio settembre, una camera in zona ha un costo medio di 498 euro, il fine settimana successivo, e si è già a metà settembre, scende a 454. Ma il weekend del Forum il costo si aggira sui 686, un aumento medio del 44% in più. I prezzi sono stati raccolti nella primavera 2024, quando il 72% delle camere risultava già prenotato, ed elaborati da Teha Group su dati Booking 2024.

L’organizzazione del Forum ha valutato quindi i diversi benefici di trovarsi ad essere una location di grande prestigio internazionale incluso quello di una rivalutazione degli immobili, residenziali e non.

La spesa

Cernobbio infatti beneficia in modo particolare di un indotto di 50mila turisti in più all’anno (dati 2023) grazie alla visibilità ricevuta dal Forum rispetto ai comuni limitrofi. Nel decennio questo differenziale ha garantito oltre 63 milioni di euro di spesa turistica aggiuntiva al comune e ha implementato l’attrattività di Cernobbio rispetto, per esempio, a Moltrasio ma anche a Blevio, Torno, Laglio o Brunate che si traduce in una maggiore valorizzazione immobiliare. Infatti il costo al metro quadro a Cernobbio degli immobili è di 1.958 euro, prossimi ai 2.000 euro di Como e lontano dai 1700 o 1600 di Blevio o Laglio. Per i negozi il valore a Cernobbio arriva a 2.750 al metro quadro superando quindi di gran lunga i 2.128 di Como. Incide su questi maggiori valori anche la vicinanza con l’uscita dell’autostrada e con il confine con la Svizzera.

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