Mostra dell’Artigianato. «Giovani e imprese devono tornare a comunicare»
Lariofiere Trecento studenti e sei imprenditori a confronto sull’orientamento e il futuro del lavoro
Trecento studenti di grafica e sei imprenditori del territorio riuniti ieri mattina nell’arena centrale di Lariofiere per parlare di comunicazione. Un modo per far interagire il mondo della scuola e quello del lavoro, e fornire strumenti utili ai ragazzi che l’anno prossimo o quello successivo, dovranno decidere come e se entrare nel mondo del lavoro, oppure proseguire gli studi.
Gli strumenti
«Lo scopo di questa iniziativa è quello di mostrarvi qual è l’approccio che le imprese hanno con la comunicazione, per capire dove potrebbe essere un vostro possibile sbocco lavorativo oppure che tipo di studi potreste portare avanti in futuro per trovare una collocazione sul territorio» ha spiegato Flavio Bassani presidente del Comitato organizzatore.
Pietro Fortunato di Hubnet Communication ha sottolineato come la comunicazione aziendale sia un processo che cambia continuamente: «Quando ho iniziato Internet era appena esplosa, poi è arrivato il web 2.0, poi i social e ora l’Intelligenza Artificiale. Cosa cambia nel modo di fare il nostro lavoro? L’approccio. Siamo partiti come un’agenzia che rispondeva a esigenze precise del cliente come il sito o la brochure, oggi ci occupiamo soprattutto di consulenze. Verrete sempre più spesso chiamati a dare consigli, l’IA ci metterà di fronte alla sfida di essere probabilmente meno incentrati sul fare e più concentrati sul pensare. La parte tecnica sarà sempre meno, ma sarà fondamentale continuare ad avere idee creative e a pensare, soprattutto fuori dagli schemi».
A Enrico Zappa della Falpe, azienda che si occupa di tapparelle, serramenti e porte, è stato chiesto quali sono le caratteristiche dei ragazzi, magari in stage, che colpiscono di più gli imprenditori: «La prima cosa che facciamo noi è quella di mettere le persone davanti alla nostra strategia di comunicazione e di chiedere consigli e proposte per comunicare al meglio la nostra azienda. Chiediamo ai ragazzi di proporsi di provare a fare qualcosa o di modificare cose già fatte. La qualità principale che tutti apprezziamo è lo spirito di iniziativa. L’unico modo per fare una cosa o capire come funziona è provare a farla. Dovete entrare nelle aziende e farvi vedere propositivi, provate a dire la vostra».
Giada Castelnuovo della Trafileria Castelnuovo ha fatto un percorso di studi nella grafica: «Dopo lo stage non mi sentivo soddisfattissima, in aula avevo idealizzato una professione che poi si è dimostrata diversa. Il mio invito è di non sentirsi inscatolati nel percorso di studi scelto, avrete sicuramente le basi per comunicare efficacemente a livello visivo, la grafica è una porta che permette di arrivare in tanti posti. Io ho trovato un percorso personale che mi soddisfa molto. Le aziende cercano persone che hanno voglia di mettersi in gioco, fatelo».
I social
Angelo Pavoni della Pavoni 1920, storica azienda che produce pentole professionali in rame ha evidenziato come «spesso il problema delle imprese artigiane è quello di non riuscire a mostrare l’elevato valore aggiunto che c’è all’interno dei propri prodotti. La comunicazione per noi è fondamentale, abbiamo aperto un profilo su TikTok e il riscontro è stato immediato. Mi verrebbe da chiedervi cosa vi aspettate dalle aziende e da voi stessi. Non avere le idee chiare in questo momento fa parte della vostra età, è normale. Questo percorso formativo vi sarà molto utile, anche se non farete i grafici, ma vi rimarranno competenze che sicuramente utilizzerete».
© RIPRODUZIONE RISERVATA