I manager delle case vacanze. Manca il riconoscimento di legge

Era stata annunciata l’istituzione, poi smentita,del codice Ateco

Un codice Ateco per i professionisti che gestiscono gli affitti brevi per conto dei proprietari o anche l’introduzione di un patentino: potrebbero essere entrambe soluzioni per aumentare qualità e trasparenza nel settore case vacanze, ma in futuro.

Al momento nulla di tutto ciò è sui tavoli ministeriali dove si trattano temi più contingenti circa la migliore definizione delle norme che regoleranno gli affitti brevi, in attesa dell’entrata in vigore a settembre del nuovo pacchetto di regole.

Chi ha fatto un eccessivo passo in avanti, annunciando pochi giorni fa tramite stampa una norma che non è neanche stata discussa, tanto meno approvata, ha ricevuto la diffida di Aigab, l’associazione dei property managers in Italia.

«Non è escluso che in futuro si possa arrivare ad avere un codice Ateco specifico ma non è un tema all’ordine del giorno né imminente – spiega Marco Celani, presidente Aigab - lo stesso vale per un patentino per chi svolge l’attività di Property Manager, perché presuppone un’associazione di categoria riconosciuta dal ministero, dei percorsi di formazione seri, certificati e non improvvisati come alcuni che sono sorti. Sono ipotesi che richiedono un percorso condiviso che al momento non c’è». Voci quindi che creano allarme in un settore dove le nuove normative si accavallano.

«Sui tavoli ministeriali stiamo piuttosto lavorando sui requisiti relativi ai dispositivi di sicurezza richiesti per le case vacanza, come gli estintori – prosegue Marco Celani - chiediamo che siano previsti quelli da due chili. Abbiamo anche chiesto un riordino dell’imposta di soggiorno per rendere omogenea l’applicazione a livello nazionale mentre oggi ogni comune si definisce le sue regole».

Il mercato degli affitti brevi in Italia è oggetto di una evoluzione normativa dopo il “Decreto aiuti” ma, al momento, la figura del property manager ancora non risponde a una disciplina specifica che definisca i requisiti professionali e le competenze necessarie per svolgere il ruolo.

L’ipotesi dell’istituzione di un codice Ateco specifico per i property manager era stata inclusa nel disegno di legge “Aiuti” ma poi eliminata nella versione definitiva. «È una possibilità alla quale si sta lavorando – aggiunge Simone Majeli, Ceo di Rent All Como – e per essere riconosciuti come professionisti basterebbe proprio un codice Ateco dedicato ma ancora c’è tutto da costruire». Anche Mattia Venturati, titolare con Xavier Folini di House Of Travelers a Como, auspica un riconoscimento che renda più semplice anche per i proprietari di case orientarsi tra i diversi operatori.

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