I top player del turismo investono su Como. Venduto l’Imperiale di Moltrasio

La ricerca Lo storico grand hotel ai francesi di Accor che lo trasformeranno in un cinque stelle lusso. Riapertura nel 2027, la prima in Italia del brand Raffles

L’ultimo grande investimento lo hanno fatto i francesi di Accor che hanno perfezionato di recente l’acquisizione del Grand Hotel Imperiale di Moltrasio, una delle icone del turismo sul lago di Como, da trent’anni controllato dalla famiglia Butti.

Il valore della compravendita è riservato, si sa invece che il Gruppo francese ha programmato un investimento di circa 140 milioni tra acquisizione e trasformazione della struttura destinata a diventare un cinque stelle lusso (la prima in Italia con il brand Raffles). Sono in agenda corposi lavori: riapertura nel 2027 con 86 camere, tre ristoranti, il beach club e una Spa di mille metri quadrati.

Per la famiglia Butti non è un passo indietro nel settore dell’hospitality. Come noto, a fine 2025 il Gruppo punta a riaprire, nel cuore di Como, lo storico San Gottardo (un cinque stelle con marchio Radisson, ma gestione in capo all’azienda comasca). Inoltre in fase di valutazione, vi sono ulteriori investimenti sempre nella città capoluogo (un secondo boutique hotel dopo il Plinius) e in Sardegna per l’ampliamento del resort Cala Sinzias.

La vicenda dell’Imperiale conferma quanto Como e il suo Lago sia oggi una piazza di primario livello dell’industria turistica.

I numeri

Qualche numero. Il volume degli investimenti alberghieri in Italia ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro nel 2024, di questi, le destinazioni resort hanno rappresentato il 39% del volume totale degli investimenti, con 831 milioni di euro: un incremento dell’11% rispetto al 2023.

Ed è il Lago di Como a guidare la classifica resort con il 30% del totale investimenti, spinto dalla vendita di hotel esistenti e da progetti di conversione per sviluppare proprietà ultra-lusso, secondo i dati pubblicati dall’EY Italy Hotel investment report 2024 che fotografa la performance annuale del mercato alberghiero italiano e traccia il trend degli investimenti nel settore.

Sul Lario, al di là dell’Imperiale, molte sono state le compravendite da The Lake Como Edition del Gruppo Marriott per il Britannia Excelsior a Griante a Ritz Carlton a Bellagio e Six Senses nell’ex Grand hotel Cadenabbia, acquistato da Giuseppe Statuto.

Il risultato di quest’anno sugli investimenti alberghieri in Italia è stato superato solo nel 2019, anno antecedente alla pandemia, ma è il primo anno in cui il Lago di Como consolida una posizione di primo piano, confermando una forte attrattività per gli investitori.

Si osserva che il mercato ha visto un’accelerazione delle transazioni nell’ultimo trimestre dell’anno, per questo, guardando al 2025, le prospettive sono positive. «La crescita nel volume degli investimenti e il forte interesse per le destinazioni di lusso e resort confermano la solidità dei fondamentali del comparto – ha spiegato Marco Zalamena, Head of Hospitality di EY in Italia - il mercato ha visto un’accelerazione delle transazioni nell’ultimo trimestre dell’anno. Guardando al 2025, le prospettive sono positive, con un’ulteriore eventuale crescita attesa nel mercato grazie anche alla graduale riduzione dei tassi di interesse e all’aumento della domanda per destinazioni di lusso e progetti di sviluppo».

Nel 2024 il 53% delle transazioni alberghiere in Italia ha coinvolto investitori internazionali che provengono principalmente da Europa (27%), Medio Oriente (22%) e Stati Uniti (4%). Il profilo degli investitori ha visto una predominanza di operatori alberghieri (38% del volume totale), seguiti da HNWI Family offices (23%) e fondi di private equity (20%).

Gli immobili

Inoltre, il 51% delle transazioni sono state a valore aggiunto, quindi sviluppi, conversioni e miglioramenti di hotel esistenti, confermando il trend degli ultimi 10 anni. Inoltre, il 2024 ha visto la rinascita degli operatori alberghieri come investitori attivi (39% del volume totale), principalmente guidati da player internazionali.

Lo scenario del Lago di Como è rappresentativo di come si stanno muovendo gli investitori: l’immobile libero continua a essere l’opzione di investimento preferita, rappresentando una quota significativa del 73% dei volumi di transazione nel 2024, in aumento rispetto al 58% del 2023, grazie alla maggiore quota di acquisizioni dirette da parte di operatori alberghieri e proprietari. La domanda di hotel in leasing è invece limitata, rappresenta il 12% dei volumi.

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