Il Kazakistan chiama il tessile comasco. «Concrete opportunità di investimento»

Lo scenario A Uggiate Trevano un’agenzia specializzata sui mercati dell’Asia centrale. «Prospettive interessanti per le nostre Pmi dopo gli accordi sulle relazioni commerciali»

Il Kazakistan cerca partner nel distretto comasco del tessile e non solo per lo sviluppo di progetti di collaborazione: il grande paese dell’Asia centrale dispone di materie prime, in particolare lana, cotone e pellame per il settore moda e accessori, ma manca di tecnologie e alte competenze, proprio quell’insieme di know-how che hanno le pmi italiane.

Settori strategici

«Nuove opportunità si aprono per le aziende italiane visto il rafforzarsi delle relazioni commerciali tra i due paesi attraverso l’identificazione di nuovi canali di business in settori prioritari. Inoltre ci sono concrete prospettive per le imprese: Sace si impegna a valutare operazioni entro un plafond di 100 milioni di euro» suggerisce Liliana Pugnetti titolare di Italy4East International di Uggiate Trevano, agenzia per la consulenza e l’internazionalizzazione in Asia centrale delle pmi. Liliana Pugnetti è in partenza proprio per il Kazakistan con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra le aziende kazake e le aziende italiane e comasche,

«In particolare il mercato dei produttori tessili in Kazakistan presenta un mix di sfide e opportunità. Nonostante le difficoltà legate alla competizione internazionale e alle infrastrutture, il settore ha il potenziale per crescere significativamente, soprattutto se riuscirà a capitalizzare le opportunità di esportazione e ad adottare tecnologie moderne – continua Liliana Pugnetti - l’industria tessile kazaka rappresenta una piccola parte dell’economia nazionale, ma sta crescendo grazie agli investimenti governativi e all’interesse degli investitori esteri. Nel 2023, il settore tessile ha contribuito meno del 2% al Pil nazionale, ma ha mostrato un incremento annuale, specialmente nella produzione di tessuti e abbigliamento. Le piccole e medie imprese nel settore tessile spesso però hanno difficoltà ad accedere a finanziamenti adeguati per modernizzare le attrezzature e aumentare la capacità produttiva. L’adozione di nuove tecnologie, come la produzione tessile digitale e l’automazione, è essenziale perché possano aumentare l’efficienza e la qualità della produzione, ma richiede investimenti significativi e appunto l’apporto delle competenze italiane, per generare collaborazioni virtuose in una logica di Made “with” Italy».

L’Italia è già ai primi posti tra i paesi destinatari dell’export kazako e al terzo posto per interscambio commerciale con Kazakistan, dopo Russia e Cina.

Secondo l’agenzia Sace, il Kazakistan è il 62° mercato di destinazione per l’export italiano e il 2° mercato di destinazione dell’export Italiano in Asia centrale.

L’andamento

Il Paese asiatico rappresenta, infatti, un mercato in forte crescita per l’export italiano (+31,1% nei primi dieci mesi del 2023), trainato dalle vendite nei settori fashion come tessile e abbigliamento, gioielli, opere d’arte e pelletteria, ma anche dai prodotti in legno, apparecchi elettrici e metalli.

Dal 2024 si attende un nuovo impulso per le future collaborazioni dopo l’arrivo, nel gennaio di quest’anno, del presidente kazako Tokayev in Italia e la firma di una serie di accordi finalizzati a facilitare l’internazionalizzazione delle pmi italiane.

Nell’ambito della visita di stato del presidente del Kazakistan in Italia dello scorso gennaio, Simest ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Kazakh Invest, società nazionale d’investimento del Paese asiatico.

Con la firma le parti s’impegnano a favorire l’aumento degli investimenti bilaterali allo scopo di sviluppare ulteriormente le relazioni commerciali e aumentare il volume complessivo degli investimenti reciproci.

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