Il Lario artigiano traina il Paese:
23 mila le aziende

Mostra a Lariofiere Lecco prima in Regione, Como terza. Il presidente Granelli: «Protagonisti anche nel digitale»

Il territorio lariano in cima alle classifiche lombarde e nazionali in merito all’incidenza delle imprese artigiane sul tessuto economico. Le realtà artigiane a fine giugno 2024, secondo i recenti dati pubblicati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio Como-Lecco, superano di poco le 23mila unità e rappresentano il 35,4% del totale.

Profili in cifre

La provincia di Lecco con 8.198 unità, il 36,3% sul totale delle imprese, si piazza al primo posto regionale e al secondo nazionale, dietro solo a Reggio Emilia. Como con 14.826 realtà imprenditoriali (il 34,9%) è in terza posizione nella graduatoria lombarda e quinta nella classifica nazionale. In Italia, le imprese artigiane attive risultano oltre 1,2 milioni, con un’incidenza sul totale pari al 24,6%, mentre quelle attive in Lombardia sono oltre 232mila, il 28,4% del totale regionale.

Alla fine del primo trimestre 2024, ultimo dato disponibile, in Italia gli addetti delle imprese artigiane sono quasi 2,7 milioni, con un’incidenza sul numero complessivo dei lavoratori pari al 14,7%. In Lombardia superano le 500mila unità, l’11,3% del numero complessivo. Per quanto riguarda l’area lariana, gli addetti delle imprese artigiane sono 54mila su un totale di circa 258.100, il peso del settore risulta pertanto pari al 20,8%. A Como sono circa 33.900 (il 20,6% degli addetti complessivi) numeri che portano la provincia comasca al terzo posto in Lombardia e in 34esima posizione in Italia. Lecco fa ancora meglio con oltre 19.800 addetti (il 21,1%) che la lanciano seconda a livello regionale (dietro a Pavia) e 29esima nella classifica nazionale.

La graduatoria italiana è guidata da Prato e Fermo dove il comparto impiega, rispettivamente, il 34,3% e il 32,1% di tutti gli addetti della rispettiva provincia, seguite da Nuoro (28,9%). Nelle ultime tre posizioni si piazzano Napoli, Roma e Milano, che, insieme a Caserta, sono le uniche province in cui le aziende artigiane occupano meno del 10% della forza lavoro complessiva.

Metalmeccanico e legno

Nell’area lariana, il 29,4% degli addetti delle imprese artigiane lavora nelle “costruzioni” (15.799 lavoratori), il 16% nel “metalmeccanico“ (8.624) e il 12,5% negli “altri servizi” (6.704). A Como si nota una concentrazione più bassa rispetto a Lecco di addetti delle imprese artigiane soprattutto nel “metalmeccanico” (12,1% contro 22,8%); Como ha al contrario una quota più elevata nel “legno, arredo e carta” (9,4% contro 3,8%), nel “tessile-abbigliamento” (4,3% contro 2,6%) e nelle “costruzioni” (29,9% contro 28,5%).

A fine giugno 2024 il 38,8% delle imprese artigiane italiane opera nel comparto “costruzioni” (quasi 487mila aziende); seguono “altri servizi” (13,6%, quasi 171mila unità) e “servizi alla persona” (12,6%, oltre 158mila). In Lombardia la classifica dei settori più rilevanti è la medesima: al primo posto troviamo le “costruzioni” con quasi 94mila imprese (40,3% del totale delle aziende artigiane), seguite da “altri servizi” con circa 37mila unità (15,9%) e “servizi alla persona” (circa 26.600 unità: 11,5%). Nell’area lariana, il 38,7% delle imprese artigiane opera nelle “costruzioni” (8.900 unità); il 15,1% negli “altri servizi” (3.479 aziende); il 10,3% nei “servizi alla persona” (2.380) e il 10,1% nel “metalmeccanico” (2.331). Paragonando i due territori, a Como si nota una concentrazione più bassa rispetto a Lecco di imprese artigiane soprattutto nel “metalmeccanico” (7,9% contro 14,1%); viceversa, le aziende artigiane comasche hanno una quota più elevata in particolare nelle “costruzioni” (39% contro 37,9%), nel “legno, arredo e carta” (5,5% contro 2,8%) e nel “tessile e abbigliamento” (3% e 1,8%).

«Le pmi e le micro imprese artigiane rappresentano e difendono l’eccellenza manifatturiera, lottano ogni giorno e noi siamo al loro fianco, sempre – ha sottolineato Marco Granelli presidente di Confartigianato mercoledì nella giornata di inaugurazione della Mostra Artigianato 50+1 con un video messaggio appositamente registrato per l’occasione - Gli artigiani sono anche i protagonisti della rivoluzione digitale, sanno sfruttare i fattori abilitanti dell’innovazione tecnologica, ma a prevalere è sempre l’intelligenza artigiana: la capacità di trasformare le idee in prodotti e servizi unici. Ogni imprenditore artigiano è talento, ingegno, passione, esprime i saperi del proprio territorio, è vocato alla sostenibilità, sa portare sui mercati internazionali l’eccellenza italiana, è sempre pronto a innovarsi e a innovare».

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