Il quartiere dei vip del Principato di Monaco parla “comasco”

Grandi opere “Maspero Elevatori” di Appiano Gentile firma gli impianti della penisola artificiale “Mareterra”. L’ad: «Finiture speciali chieste dall’architetto Piano»

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“Mareterra”, il nuovo quartiere del Principato di Monaco costruito – letteralmente – sul mare e inaugurato mercoledì scorso dal principe Alberto con la moglie Charlène e i principini Jacques e Gabriella, parla anche comasco.

Una penisola super lusso con ville, appartamenti, negozi, verde (persino una pineta) e grandi spazi pubblici (alcuni intitolati proprio alla famiglia principesca) nel cuore di Montecarlo e progettata da archistar come Denis Valode, Renzo Piano e Michel Desvigne, ma che ha visto la mano anche di Stefano Boeri, Norman Foster e Tadao Ando. Quello che è stato definito dal sovrano monegasco come «un progetto che dimostra che per uno Stato è possibile ampliare il suo territorio del 3% con la forza degli ingegneri e degli architetti e non con la guerra» ha, al suo interno, una parte vitale come gli ascensori che portano la firma dell’azienda di Appiano Gentile Maspero Elevatori, già nota per i suoi lavori al Colosseo e al Partenone di Atene.

Tre palazzi da 17 piani con vista mozzafiato, che hanno la forma di una nave

«Abbiamo realizzato interamente 27 impianti di lusso per Mareterra – spiega l’amministratore delegato Andrea Maspero – di tipologie diverse. Nel piccolo porto due ascensori completamente di cristallo ad uso pubblico del Periscope, con importanti caratteristiche di resistenza all’ambiente salino e al vento. Inoltre tutti quelli nei tre “blocchi” che formano il complesso “Le Renzo”, disegnato da Renzo Piano, la struttura più importante di tutta l’operazione». I tre palazzi da 17 piani con vista mozzafiato sul mare e che hanno la forma di una nave frammentata sorretta da palafitte hanno finiture e prezzi da capogiro. Si arriva, per gli attici (c’è persino un quadruplex) anche a 220mila euro al metro quadro.

Da Como gli impianti panoramici

«Noi abbiamo fornito – aggiunge l’ad di Maspero Elevatori – gli impianti panoramici rivestiti internamente in pelle color cognac. Renzo Piano ha avuto l’idea di disegnare le cabine con una finitura particolare con una serie di cuciture verticali che richiamano la borsa che lui stesso aveva ideato per Max Mara (la “Whitney bag”, ndr). Ci sono poi quelli richiesti da persone che hanno acquistato più di un piano e che, ovviamente, scelgono le finiture. Faccio un esempio: ci hanno chiesto un rivestimento della porta dell’ascensore interamente in ottone e, solo quello, ha un costo di 50mila euro. Noi realizziamo esattamente quello che vuole il cliente poiché è tutto “custom made” (fatto su misura, ndr). Nel blocco verso il giardino giapponese abbiamo inoltre prodotto impianti più “semplici”, interamente rivestiti in legno chiaro. Tutti, va sottolineato, hanno finiture di altissimo livello e con colorazioni particolari e vernici create appositamente». Un’operazione, quella di Mareterra, che va di fatto a creare un “ecodistretto” basato sulla tutela dell’ambiente marino (sono state, ad esempio, salvaguardate delle specie tra cui la Posidonia, pianta fondamentale negli ecosistemi del Mediterraneo) e sulla sostenibilità del quartiere. Solo per fare qualche esempio gli appartamenti super lusso sono riscaldati e raffreddati grazie a un sistema geotermico che coinvolge l’acqua del mare e il 50% della pioggia viene riutilizzata.

Engeco e la famiglia Casiraghi

Ci sono 9mila metri quadri di pannelli solari, 19mila di area pedonale, 27mila mq di aree verdi e 800 nuovi alberi. Il piano include anche l’introduzione di nidi per uccelli e hotel per insetti (che, evidentemente, a Montecarlo, sono decisamente più “fortunati” dei colleghi che vivono altrove), barriere artificiali per favorire la colonizzazione della nuova costa marina. Attive inoltre 200 stazioni di ricarica elettrica e tutta l’area “galleggiante” è interamente pedonale in quanto i posti auto sono stati realizzati in sotterranea.

Il Principato di Monaco, che è uno dei Paesi più piccoli al mondo con la sua estensione di circa 2km quadrati, si “allarga” ora di sei ettari con un maxi investimento di 2 miliardi di euro. Dopo la creazione di Fontvieille e, recentemente, il ridisegno della vicina spiaggia del Larvotto (anche lì gli ascensori che collegano il livello “mare” alla passeggiata soprastante sono firmati dalla Maspero Elevatori) ora tocca a Mareterra. A scegliere l’azienda comasca, come spiega Maspero «è stato direttamente Patrice Pastor, che ha gestito l’operazione».

Un’altra azienda comasca tra le promotrici dell’intervento

Ma c’è un secondo filo che dal nuovo quartiere monegasco arriva fino al Comasco. Ed è quello con la famiglia Casiraghi di Fino Mornasco. L’azienda Engeco, fondata nel 1984 da Stefano Casiraghi (scomparso in un incidente di offshore il 3 ottobre 1990), e che oggi è dei suoi figli e della sua famiglia e ha come presidente il fratello Marco rientra infatti tra quelle promotrici dell’intervento.

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