Il tessile e le sfide della tecnologia. Le aziende investono in formazione

È in atto un passaggio di testimone tra generazioni e, nello stesso tempo, una transizione tecnologica e digitale

È in atto un passaggio di testimone tra generazioni e, nello stesso tempo, una transizione tecnologica e digitale che rivoluziona le professioni del mondo tessile.

Per preparare il futuro, scuole, aziende e sistema associativo si sono alleati per disegnare nuovi, aggiornati, percorsi professionali. Al termine i giovani possiedono quelle competenze che sono estremamente ricercate dalle imprese.

«In particolare si promuove il percorso di Operatore tessili, un triennio professionale in Enfapi post secondaria di primo grado in partenza il prossimo settembre e proprio in questi giorni si stanno raccogliendo le iscrizioni – ha spiegato il direttore di Enfapi Stefano Mariani - si è anche aperta la prima edizione quest’anno del percorso Ifts per meccanico di tessitura che ha coinvolto sei giovani e che verrà replicato a partire dal prossimo ottobre, anche in questo caso le iscrizioni sono ancora aperte».

Si tratta dell’anno di preparazione che raccorda il percorso professionale con il biennio Its academy di alta formazione post diploma.

«A ottobre ha inizio, infatti, al Centro Enfapi di Lurate Caccivio, la prima edizione del corso Its “Textile product manager and designer” che completa in coerenza una filiera di formazione dedicata al distretto tessile comasco» ha ricordato Graziano Pagani, area education Confindustria Como.

Un progetto costruito in alleanza con le imprese, come ha spiegato Guido Tettamanti che si occupa, per Confindustria Como, del Gruppo filiera tessile. «Come associazione di imprese abbiamo cercato di creare una connessione tra le esigenze del mercato del lavoro in rapida evoluzione e l’offerta formativa che stenta a essere riconosciuta nelle sue nuove opportunità da giovani e famiglie».

Le prospettive sono promettenti: Altagamma ha dichiarato che nei prossimi cinque anni ci sarà un fabbisogno di 276mila giovani per la manifattura italiana, di questi 75mila saranno richiesti dalla filiera tessile e abbigliamento.

«Dove troverebbero un futuro di grande interesse – ha aggiunto Tiziana Tettamanzi, dell’azienda Texal, che si occupa delle iniziative di formazione all’interno del gruppo filiera tessile di Confindustria Como - le capacità professionali e il know-how sono alla base del successo delle aziende comasche, che occupano posizioni di eccellenza nella creazione e produzione di tessuti destinati ai principali brand del mondo»

Il mondo del tessile è in continuo e rapido cambiamento, questo rende il lavoro sempre più impegnativo ma anche molto sfidante. Le aziende devono adattarsi velocemente per soddisfare le esigenze di creazione e produzione dei brand. La ricerca e sviluppo sono spesso estremi, richiedendo alta professionalità sia nella creatività che nella realizzazione produttiva. Il gruppo filiera tessile di Confindustria è costantemente in contatto con le aziende, raccogliendo fabbisogni e necessità per trovare soluzioni concrete e inserire giovani talenti.

«L’obiettivo è anche consolidare le competenze di chi già lavora nelle aziende. La crescita professionale continua è fondamentale - prosegue Tiziana Tettamanzi - non si finisce mai di imparare, specie in un mercato in continua evoluzione. Abbiamo infatti avviato anche nuovi corsi per aggiornare chi già è attivo».

«Siamo sfidati a rispondere continuamente alle richieste dei nostri clienti prestigiosi con rapidità e complessità nelle lavorazioni – aggiunge Stefano Colombo di Colombo industrie tessili - trovare persone con l’esperienza necessaria per questo mondo non è facile; per questo dobbiamo investire nella cultura tessile. Oggi la sfida più grande è essere attrattivi per i giovani, proponendo un modello di azienda moderno, meno autoritario e più orientato all’autonomia e alla responsabilità».

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