La nuova frontiera del turismo di lusso. Sul lago si cerca la vita slow dei borghi

Le tendenze Andrea Grisdale ha fondato IC Bellagio e guida un team di 34 professionisti. «I viaggiatori chiedono esperienze autentiche e su misura, lontano dalle rotte più battute»

Nel 2025 il turismo di lusso sul lago di Como si preannuncia sempre più esclusivo e personalizzato. «L’alta gamma del settore dei viaggi non si limita più a hotel di lusso e destinazioni iconiche, ma punta su esperienze tailor-made e servizi iper-personalizzati. Il nuovo lusso è cambiato nel tempo, riguarda il modo in cui un viaggio viene vissuto, con un’attenzione particolare alla possibilità di esplorare luoghi alternativi alle mete tradizionali, quelle che non si trovano sulle guide o su Google» spiega Andrea Grisdale, tra le più quotate Destination Specialist.

La mission

La sua mission inizia nel 1999 quando fonda IC Bellagio dopo alcuni anni di esperienza in Italia per un tour operator britannico prima nelle Dolomiti e poi sul lago di Como, dove oggi vive con il marito e i suoi tre cani. Ha un team di 34 professionisti, in cui l’età media si aggira sui 30 anni e la presenza femminile supera il 90%. Negli anni sono stati tanti i premi e i riconoscimenti assegnati dalle maggiori organizzazioni internazionali: Virtuoso, Signature Travel Network, Ensemble, Internova Travel Group, Travelsavers, Wendy Perrin, Travel + Leisure, Condé Nast Traveler.

«I viaggiatori di fascia alta cercano esperienze autentiche e su misura, come soggiorni o cene in residenze storiche private, escursioni in luoghi lontani dalle rotte turistiche più battute. Un trend in forte espansione è rappresentato dai viaggi con percorsi guidati da esperti locali, gite in bicicletta, escursioni in montagna, incontri con artigiani del posto, soste gastronomiche in baite o trattorie familiari» continua la manager. «Le persone che arrivano dall’altra parte del mondo amano incontrare e trascorrere tempo con la gente del posto, fermarsi a chiacchierare con loro. In cima ai loro desideri è l’opportunità di sperimentare quello che non hanno a casa propria, e questo vale ancora di più per chi arriva dalle grandi metropoli o vive sotto i riflettori».

Per rispondere a queste esigenze c’è un grande lavoro che dura tutto l’anno. «Viaggiamo in continuazione e in ogni area geografica, cercando ogni volta di raccontare qualcosa di nuovo: la narrazione è fondamentale negli incontri b2b, nei convegni come sui social. Siamo più impegnati in inverno che in estate quando ormai i viaggi sono stati programmati e dobbiamo inventarci altre esperienze per far vivere appieno quello che offre il Lario».

Bassa stagione

Da tempo Grisdale sta cercando di promuovere i soggiorni in bassa stagione nel nostro territorio. «È una sfida che coinvolge tutti gli operatori del territorio - spiega - da tempo stiamo proponendo il lago nel momento migliore dell’anno, lontano dalla folla, dove si possono vivere momenti a ritmo più lento. E i riscontri sono positivi non sono da parte della clientela americana, ma anche da quella asiatica».

Secondo la manager è su questo turismo colto, con buona possibilità di spesa che si deve puntare anche per salvaguardare il patrimonio paesaggistico e culturale.

«Il nuovo lusso oltre a strutture alberghiere uniche per bellezza e qualità di servizi - conclude Grisdale - è alla ricerca di “non luoghi turistici” contrassegnati da tranquillità, grandi spazi, silenzi».

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