Economia / Como città
Sabato 24 Agosto 2024
Gli imprenditori comaschi al Meeting. «Formazione, comunità e lavoro»
Giornata CdO Si è conclusa la missione a Rimini guidata dal presidente Marco Mazzone. «Essenziale migliorare le opportunità di accesso di giovani e donne al mercato del lavoro»
Si sono conclusi ieri i due giorni al Meeting di Rimini della delegazione di Compagnia delle Opere di Como. Una quarantina di imprenditori comaschi hanno potuto partecipare agli eventi in programma.
Di particolare interesse è stata la conferenza con il Ministro dello sviluppo economico Adolfo Urso sull’analisi dello stato attuale del made in Italy.
Il confronto con gli imprenditori si è focalizzato sulle sfide e le opportunità legate alle filiere produttive, alla luce della globalizzazione, delle nuove tendenze economiche e dell’incertezza degli scenari internazionali.
«È stata un’esperienza molto positiva. I temi che abbiamo trattato hanno riguardato il lavoro, la formazione e, in generale, le questioni educative - ha osservato il presidente Marco Mazzone – ci siamo concentrati sulla situazione della formazione intesa in senso ampio, a partire dalle scuole fino a toccare i temi legati all’impatto sociale dell’inclusione lavorativa di chi, al momento, è ancora escluso dal mondo del lavoro o fatica a integrarsi».
I numeri
I dati emersi nel corso dei lavori del Meeting evidenziano la necessità di investimenti e riforme nel settore della formazione, il principale ambito di emergenza per la gran parte delle imprese in questo momento ma anche lo scenario dove è possibile immaginare il futuro per le nuove generazioni.
Analoghe considerazioni sono state al centro degli interventi del ministro dell’economia Giorgetti, che ha tenuto a sottolineare l’importante ruolo della persona, a partire dall’imprenditore, nello sviluppo economico del Paese.
«È fondamentale infatti riconoscere il valore di chi nelle aziende opera, il capitale umano, in uno sguardo che accomuna collaboratori e vertici. Per valorizzare il ruolo di ciascuno è necessario implementare lo strumento della formazione continua – ha proseguito Marco Mazzoni – perché mette al riparo dall’esclusione dei lavoratori nel tempo, soprattutto in una fase di continue e rapidissime innovazioni digitali e tecnologiche»
Le discussioni al Meeting hanno tutte confermato l’importanza di ampliare la partecipazione del mondo del lavoro per includere quella parte di popolazione che ancora non riesce a farne parte. Con 24 milioni di persone attualmente attive nel mercato, l’occupazione si presenta come una sfida complessa.
«È essenziale migliorare le opportunità di accesso al lavoro in particolare per le donne, attraverso investimenti e misure a favore della conciliazione lavoro e famiglia, per potenziare il loro livello di coinvolgimento – ha detto il presidente di CdO Como - inoltre si è affrontato il tema dei neet, i ragazzi che non studiano e che non lavorano, difficili da intercettare ma che possono rappresentare una risorsa per le aziende e, soprattutto una grande possibilità dal punto di vista sociale per ridisegnare un futuro».
Il movimento
Soprattutto il Meeting ha rappresentato, come consueto, il momento ideale per fare il punto sul movimento di Comunione e liberazione in riferimento al fondatore Luigi Giussani. «All’interno della nostra associazione stiamo intraprendendo una riflessione profonda sulle nostre origini e sul contributo che la Compagnia delle Opere può apportare al bene del Paese e del territorio – ha concluso Mazzone - ci rendiamo conto che la nostra storia rappresenta un’opportunità preziosa per costruire relazioni anche all’interno degli ambiti di lavoro».
La mostra “Nulla di ciò che è umano mi è estraneo” ha illustrato la storia di Cl dalla fondazione e ha messo in evidenza quei valori solidaristici efficaci anche quando sono applicati nel mondo delle imprese.
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