Il modello della Germania. Accompagnati al lavoro grazie al sistema duale

Il confronto Meno giovani disoccupati e sinergia con il mondo del lavoro. Un ragazzo tedesco su due in una delle 328 scuole professionali del Paese

Il livello di disoccupazione giovanile in Germania è sensibilmente più basso rispetto agli altri paesi dell’Ue; è lo stesso ministero federale dell’Istruzione e della Ricerca a identificare nella formazione professionale la chiave di questo successo. Circa la metà dei giovani tedeschi intraprende un percorso di formazione in una delle 328 professioni attualmente riconosciute dallo Stato e per le quali è richiesta una formazione professionale accreditata, introdotta nella Repubblica federale già a partire dal 1969, nell’ambito del sistema duale; sistema che viene considerato la porta d’accesso al mondo delle professioni qualificate e che offre un’ampia gamma di opportunità di carriera e di sviluppo professionale.

Esistono in Germania diversi tipi di formazione professionale: la formazione professionale duale, che si svolge in azienda e nella scuola professionale, la più diffusa all’interno del sistema tedesco; la formazione professionale (solo) scolastica in scuole professionali; la formazione per i diplomati delle scuole superiori con corsi di formazione speciali offerti dalla comunità imprenditoriale; la formazione professionale continua che viene offerta a tempo parziale per sviluppare le conoscenze e le competenze in relazione alle esigenze di un mondo del lavoro che cambia.

Come si diceva, la formazione professionale duale è il sistema di formazione più popolare perché combina un’esperienza lavorativa pratica in un’azienda con lezioni teoriche in una scuola professionale. Punti forti di questo sistema sono: i due luoghi di apprendimento; la combinazione di pratica e teoria e le norme legali contenute nella Legge sulla formazione professionale duale e nel Codice dell’Artigianato che garantiscono una formazione standardizzata e di alta qualità.

Nel sistema duale gli apprendisti ricoprono un doppio ruolo: sono studenti e lavoratori coinvolti direttamente nei processi di lavoro. Stipulano con l’azienda un contratto di formazione imparando la professione sotto la guida di colleghi esperti che hanno ottenuto la qualifica di formatori. La formazione inizia con un periodo di prova che deve essere di almeno un mese e non può superare i quattro mesi.

Come studenti frequentano la scuola professionale dove approfondiscono le basi teoriche delle materie di indirizzo e di quelle di istruzione generale quali tedesco, inglese o educazione civica. I due terzi del programma didattico sono però focalizzati sulla professione.

La Blockschule

Esistono vari modelli per integrare le lezioni nel programma di formazione. Nel primo caso i giovani possono ricevere una formazione pratica all’interno delle aziende da cui vengono assunti per tre o quattro giorni alla settimana (70% del percorso), mentre gli altri due giorni seguono le lezioni. Esiste poi quella che viene definita Blockschule o scuola a blocchi in cui la formazione on the job viene interrotta ogni sei settimane e i tirocinanti frequentano le lezioni presso la scuola professionale per quindici giorni. Un vantaggio della scuola a blocchi rispetto ai due giorni settimanali è l’opportunità di completare un’area tematica in due settimane o di realizzare un progetto più lungo.

A seconda del mestiere un apprendistato dura dai due ai tre anni e mezzo. Al termine gli apprendisti sostengono l’Esame di Stato, i cui contenuti e il cui svolgimento sono regolamentati uniformemente a livello federale presso la camera competente per il gruppo professionale.

La retribuzione permette di essere, almeno in parte, indipendenti finanziariamente dai genitori. Lo stipendio aumenta ogni anno d’apprendistato e ammonta in media a un terzo dello stipendio iniziale di un lavoratore qualificato. Il compenso effettivo, differente a seconda della professione e della regione, dipende in particolare dal contratto collettivo e da disposizioni che sono negoziate tra le associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro.

I requisiti di accesso dipendono dall’azienda. I posti di apprendistato offerti sono molto vari, così come la procedura per la candidatura. Le aziende più grandi ricorrono a centri di valutazione esterni; mentre nelle piccole imprese artigiane è l’impressione personale fornita dal candidato che spesso determina la scelta. Una volta siglato il contratto di lavoro è l’azienda e non gli studenti a contattare la scuola professionale nella quale dovrà essere svolta la formazione; fra scuola e lavoro i contatti sono costanti e frequenti ed è direttamente all’azienda che i giovani devono rispondere per eventuali problemi di comportamento a scuola, pena un eventuale licenziamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA