
Economia / Como città
Mercoledì 19 Marzo 2025
Industria del fashion in difficoltà. Consitex (Zegna) taglia 90 posti
Frontalieri Da Mendrisio a Novara: possibile ricollocazione per 50 persone. Manodopera qualificata: bus aziendale da Como e Varese per la nuova sede
Sono 90 i posti di lavoro - tutti riconducibili a frontalieri, la metà dei quali comaschi - che Consitex Sa, che fa parte del gruppo Zegna, intende spostare da Mendrisio a Oleggio, in provincia di Novara. O meglio a Oleggio troverà (ri)collocazione una cinquantina di questi lavoratori, mentre per la restante parte l’obiettivo è ricorrere a prepensionamenti ed altre misure che dovrebbero ridurre quasi a zero gli effetti di questa riorganizzazione aziendale. Di sicuro l’azienda ha lasciato intendere la volontà di portare con sé nel Novarese una larga parte di questi lavoratori, tanto da mettere sul tavolo anche il trasporto aziendale da Como e Varese a proprie spese.
Continuità
«C’è tutto l’interesse a garantire continuità a questo reparto produttivo che verrà trasferito a Oleggio - fa notare Nenad Jovanovic, vicesegretario regionale del Mendrisiotto del sindacato ticinese Ocst - questo perché avere personale formato è sicuramente importante per l’azienda piuttosto che formarlo da zero. Contiamo comunque di ridurre ai minimi l’impatto di questo annuncio in termini di ricadute occupazionali. Le decisione dell’azienda è quella di chiudere un reparto produttivo, dove rimarranno in diciannove. A Oleggio si trasferiranno una cinquantina di dipendenti. Per la restante parte, come anticipato, andremo a trattare misure che vanno dai prepensionamenti ad altri pacchetti che valuteremo durante gli incontri».
Consitex in una nota ha fatto sapere che «continuerà a svolgere nell’area ticinese tutte le fasi di lavorazione dei propri prodotti ad alto valore aggiunto oggi realizzate». In particolare «l’impianto di Mendrisio continuerà a rivestire un ruolo importante per il servizio su misura, la prototipia e il campionario». L’azienda ha anche spiegato il perché di questa decisione su cui insieme al franco forte ha pesato anche «l’adeguamento al rialzo del salario minimo legale». Per quanto concerne il franco forte il riferimento è rappresentato sia dall’euro che dal dollaro. La decisione ci trasferire a Oleggio un intero reparto rappresenta un chiaro segnale di come la manodopera abbia minor impatto sui costi in Italia rispetto alla vicina Confederazione.
Il caso Vf
Consitex peraltro insieme a lavoratori e sindacati (Ocst e Unia) ha comunicato le proprie decisioni anche alle autorità cantonali e comunali. Nel frattempo venerdì pomeriggio è fissato il primo incontro tra sindacati e Vf, realtà produttiva con base operativa a Stabio che ha annunciato il taglio di 80 posti di lavoro, anche in questo caso in larga parte ad appannaggio di lavoratori frontalieri. Questo dopo che «Vf Corporation ha avviato una strategia di rilancio dell’azienda volta a far fronte alle difficili condizioni di mercato e attuata per riportare i ricavi in crescita rispetto al calo avvenuto negli ultimi anni».
A completare il quadro di questo difficile inizio di 2025 per diverse realtà aziendali e un numero rilevante di lavoratori frontalieri c’è la Bioggio Pharma Manufacture Sa che ad inizio marzo ha annunciato la cessazione dell’attività al 31 agosto, con annesso licenziamento collettivo per un’ottantina di dipendenti.
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