La mutualità come valore della Bcc. Pontiggia resta alla guida di “Sì Cura”

Assistenza Costituita su iniziativa della Banca di credito cooperativo Brianza e Laghi. «Strumento per agevolare l’accesso alla sanità, a settembre una campagna di informazione»

«Creare le condizioni per far sì che i cittadini possano accedere alla sanità attraverso la mutua Sì Cura, nata su iniziativa della Bcc Brianza e Laghi. Pensare alle mutualità nell’ambiente per quanto riguarda l’istituzione delle Cer, le comunità energetiche rinnovabili. Nel mentre, stiamo studiando anche una formula per il contenimento delle rette negli asili nido».

Così Giovanni Pontiggia, riconfermato anche presidente di Sì Cura, oltre che della Bcc Brianza e Laghi.

Di recente, Pontiggia è stato, tra l’altro, in qualità di rappresentante delle Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo, nominato anche nel Cda del Comipa, il Consorzio tra Mutue italiane di previdenza e assistenza, con sede a Roma.

Sindacale

In Sì Cura, oltre al presidente Pontiggia, ci saranno Adolfo Crippa come vicepresidente e i consiglieri Antonio Molteni, Elio Eliseo Beretta, Laura Sangiorgio, Elisa Viganò e Laura Valsecchi. Collegio sindacale: il presidente è Matteo Pirola, sindaci Cristina Nava e Angelo Meregalli, sindaci supplenti Massimo Mario Barzaghi e Alessandro Molteni.

Il principio guida: migliorare le condizioni sociali ed economiche dei propri soci. «Abbiamo un programma di iniziative molto interessante, ritenendo le mutue per le Bcc un’asse fondamentale che ci diversifica. Verso la fine di settembre, nelle nostre filiali ci sarà un mutua day, una campagna di informazione tra i nostri soci», spiega Pontiggia.

Importante

«A proposito del mio ruolo - aggiunge - la fase di natura economico-gestionale vede nella struttura, nella direzione, un punto di forza, in grado di leggere e di affrontare alcune tematiche. È giunto il momento in cui il consiglio possa coniugare in termini nuovi la mutualità. C’è il mio impegno che mi vede presidente della banca e presidente della mutua non per occupare un’altra carica, ma per dimostrare, attraverso le persone, l’importanza che si dà a queste istituzioni».

«C’è da affrontare il discorso della mutualità nell’ambiente, il discorso appunto delle Cer, ma ovviamente contribuire a trovare le soluzioni alle difficoltà che sta attraversando il sistema sanitario nel suo complesso - rimarca - Vediamo confronti e scontri sul problema della sanità, non solo esclusivamente pubblica, ma anche di natura privatistica. Anche per contrastare la povertà, dobbiamo consentire l’accesso a condizioni possibili alla sanità, per rispondere a un bisogno reale, con iniziative in affiancamento nel dare risposte immediate nei tempi giusti, nei tempi della gente. E questo passa attraverso il convenzionamento con strutture pubbliche o private che prestano servizi, e che noi riteniamo essere eccellenze, oltre che realtà vicine all’utenza».

«Per quanto riguarda le adesioni alle mutue nazionali, su alcune prestazioni c’è il contributo diretto della mutua di una quota, e, conseguentemente, trattandosi di spese sanitarie deducibili, la differenza diventa minimale - aggiunge Pontiggia - Cerchiamo di andare incontro nelle forme più opportune alle persone. Per quanto riguarda il welfare per le famiglie, anche per nipoti di clienti che frequentano gli asili nidi, stiamo studiando una formula per un contenimento delle rette».

© RIPRODUZIONE RISERVATA