Economia / Como città
Sabato 09 Luglio 2022
«La sfida di CdO Academy: mettere a frutto l’esperienza d’impresa»
Bernhard Scholz, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e consulente per la formazione manageriale, protagonista del progetto di Como
Cdo Academy è una learning community: mette in comune le esperienze, testimonianze e fatiche degli imprenditori e le rende patrimonio comune per sempre nuove competenze.
Il percorso riprende per la Compagnia delle Opere di Como in autunno, e per la precisione dal 27 settembre, con il titolo “Serve una bussola per attraversare le tempeste”, accompagnato dalla guida di Bernhard Scholz, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e consulente di direzione per la formazione manageriale.
Qual è la formula di Cdo Academy?
Nata nel 2015 per sostenere gli imprenditori nei loro processi decisionali e nell’organizzazione strategica delle loro aziende, Cdo Academy è caratterizzata dalla forte valorizzazione delle esperienze degli imprenditori. Perché, spesso, chi è alla guida, chi formula una idea e prende le decisioni non si rende conto del patrimonio imprenditoriale e di competenze che ha acquisito. Sono poi proprio queste le capacità che gli permettono di affrontare sfide sempre nuove e diverse.
Un esempio del processo di apprendimento attraverso l’esperienza?
Penso a una azienda che lavorava nel mondo della meccanica entrata in una forte crisi durante il biennio 2012 - 2013: in reazione a quel momento ha completamente cambiato approccio rispetto al mercato. Non è più partita da ciò che sapeva fare e dai clienti già presenti ma ha prima chiarito quale fosse il suo potenziale in termini di competenze per affrontare nuovi mercati e ha scoperto così di possedere un know how molto più alto. Oggi hanno una forte presenza nel settore automotive.
Come si riesce a cambiare per trovare una nuova collocazione sul mercato?
Anche nell’area lariana ci sono aziende che hanno avuto la capacità di reinventarsi. Il passaggio decisivo è superare l’idea del “abbiamo sempre fatto così” e partire dal potenziale di competenze e opportunità del mercato. Questo connubio è ciò che ha dato la svolta a diverse aziende nei momenti di crisi: mobilifici, imprese meccaniche e tessili che hanno trovato il modo di riposizionarsi. Se l’imprenditore è certo delle capacità che ha, è poi in grado anche di valorizzarle e di dare valore anche i propri collaboratori, in particolare sa far leva sulle competenze dei giovani che sono in azienda.
Perché proprio i giovani?
Perché oggi i giovani hanno la sensibilità e capacità di cogliere le opportunità della trasformazione tecnologica molto più di quanto non possa fare la vecchia generazione. E oggi gran parte del futuro delle aziende dipende proprio dalla capacità di introdurre strumenti tecnologici digitali.
Quali sono le sfide che incontrano le aziende oggi e nel prossimo futuro?
Sono quasi tutti giustamente preoccupati, ma questa preoccupazione deve diventare produttiva e non paralizzante. Ci si deve guardare intorno con grande attenzione per cogliere quei fattori che permettono di individuare delle ipotesi di lavoro con altissima probabilità di riuscita. La strategia aziendale non si basa sulla certezza matematica, ma è necessario individuare i fattori a disposizione che permettono di percorrere una valida ipotesi. Tenendo presente la necessità di una continua flessibilità e di saper cambiare, anche modalità di investimento.
Qual è l’errore più grave che un’azienda può compiere in momenti di crisi?
Non decidere, perché significa restare in balia degli eventi. La rassegnazione è assolutamente da evitare, serve il coraggio di avanzare con delle ipotesi che con il tempo si consolidano, senza abbandonarsi a quello che succede.
Prima dell’avvio in settembre a Como della Cdo Academy, c’è l’appuntamento tra il 20 e il 25 agosto con il Meeting di Rimini: qual è il tema quest’anno?
”Una passione per l’uomo”, è una citazione di un discorso di don Giussani al Meeting del 1985 e fa riferimento al Cristianesimo che è una passione per l’uomo nella sua fragilità, sofferenza, desiderio e ricerca della bellezza e del bene
In particolare quest’anno affronteremo il tema della sostenibilità sociale ed ecologica, che non possiamo trascurare nonostante le tante difficoltà del momento.
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