L’alternanza è un ponte ideale. «Il posto di lavoro prima del diploma»

Scuole e imprese Programmazione web, sviluppo app, cybersecurity. Didattica all’avanguardia in “Starting Work”, “Magistri” e “Jean Monnet”

Dalla programmazione dei siti web a quella delle app, il mondo dell’informatica è vastissimo e comprende al suo interno tantissimi linguaggi, che richiedono un costante aggiornamento. La certezza, comunque, è che sono sempre di più le aziende che non possono fare a meno di figure specializzate, richiestissime sul mercato.

Capacità di programmazione

Lo sanno bene le scuole che formano in questa direzione, partendo dalla Starting Work. «I nostri corsi prevedono la parte di programmazione per il web e sviluppo delle app – spiega il preside Stefano Alborghetti -. parte dei ragazzi che fanno design per la comunicazione pubblicitaria e tecnico grafico poi prediligono l’aspetto della programmazione per il web e vanno nelle aziende in questo ambito.

La parte di programmazione è una delle più ricercate oggi sul mercato: un ambito molto tecnico e specifico e non ci sono tante persone che lo fanno, soprattutto su Como. Lo sbocco occupazionale è sicuramente favorevole. I ragazzi che si approcciano generalmente hanno competenze logico matematiche abbastanza sviluppate. Persone che si aggiornano costantemente, oltre a quello che si fa a scuola, perché è un mondo in continuo sviluppo: cambiano i linguaggi e gli approcci». E aggiunge: «Questi sono pre-requisiti, altrimenti si rischia di essere fuori mercato se non si aggiorna il linguaggio. Durante i cinque anni o nel post diploma dell’IFTS c’è anche la parte di programmazione, dove alcuni interessati trovano il loro sbocco.

A volte le aziende preferiscono i diplomati piuttosto che i laureati, perché poi riescono a formarli sulle basi delle esigenze dell’azienda». Sbocchi occupazionali anche alla Magistri, ma la maggior parte dei ragazzi va avanti nello studio sempre in quest’ambito. «Io mi occupo anche dell’orientamento in uscita e le figure sono molto richieste, anzi, il problema è che la maggior parte delle aziende che chiede ragazzi rimane a bocca asciutta – ammette Francesca Liveriero, docente di informatica della Magistri – due terzi scelgono il percorso universitario, gli altri prima ancora che facciano la maturità, hanno il lavoro. Già a gennaio c’è il colloquio con le aziende perché li vogliono subito.

Il mondo dell’informatica è davvero molto vario e ci sono diversi settori, la scuola dà un’infarinatura generale in modo che siano pronti ad affrontare qualsiasi settore scelgano. Le aziende dicono che è importante insegnare il metodo, poi le competenze specifiche le diamo noi. Con il pcto, alternanza scuola lavoro, le aziende iniziano a conoscerli e chiedono di mantenere il contatto dopo il diploma in modo da tenerseli». E prosegue: «Ci sono soprattutto maschi, le ragazze sono sempre molto sproporzionate ed è una cosa che facciamo fatica a capire: io ero l’unica in classe per cui anche ai miei tempi era così. Poi però nel mondo del lavoro si trovano tante donne nel settore informatico: è la scuola, a livello di società e idea, che fa fatica a presentarsi al mondo femminile, anche se il mondo informatico non è settoriale, anzi, anche per le donne ha tante potenzialità». Anche allo Jean Monnet di Mariano Comense si studia informatica.

Ragazze in aumento

«Il nostro è un corso ordinario di informatica, i ragazzi apprendono la programmazione nei linguaggi più aggiornati e recenti, ma hanno anche una preparazione di base fondamentale – conferma il preside Filippo Di Gregorio -. Molti si iscrivono pensando sia un corso per usare il pc, ma questo è un istituto che prepara tecnici di alto valore. I nostri studenti possono poi proseguire negli studi, ma non hanno nessuna difficoltà a trovare un impiego nel settore specifico, anche perché ormai l’informatica è l’infrastruttura tecnologica di tutta l’attività produttiva di beni o servizi, ogni azienda è alla ricerca di un informatico, qualsiasi cosa faccia.

Stiamo ricevendo molte risorse per favorire l’accesso delle ragazze alle discipline Stem e stiamo avviando corsi sperimentali orientati alla cybersicurezza per la quale apriremo anche un laboratorio dedicato».

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