
Economia / Como cintura
Sabato 15 Marzo 2025
Lavoratori Metaltex in uscita. Chiesta la cassa straordinaria
La vertenza Incontro sindacale dopo i 30 esuberi annunciati dall’azienda. Niente data per la riorganizzazione, giovedì l’assemblea dei dipendenti
Maslianico
La chiusura del reparto produzione (una trentina gli esuberi annunciati giovedì pomeriggio) della Metaltex, storica unica produttività di Maslianico specializzata negli articoli per la casa, ha tenuto banco ieri durante l’assemblea provinciale dei delegati della Fiom Cgil prima di approdare mercoledì all’assemblea regionale, il tutto in vista della riunione con dipendenti e Rsu fissata per il primo pomeriggio di giovedì nei locali mensa dell’azienda.
L’obiettivo
L’obiettivo è garantire la maggior salvaguardia possibile per i dipendenti coinvolti nei tagli decisi dalla proprietà. E in questa direzione va la richiesta, formalizzata durante l’incontro di giovedì pomeriggio in azienda da parte del segretario organizzativo della Fiom Cgil di Como Alessio Bonfanti, di ricorrere all’attivazione degli ammortizzatori sociali straordinari, il che significa - nel concreto - garantire ai dipendenti coinvolti negli esuberi la possibilità di accedere alla cassa integrazione straordinaria.
«Toccherà alla fase delle trattative definire i tempi ed i modi per accedere a questo strumento di sostegno - sottolinea Alessio Bonfanti - ribadisco nel contempo che anche a fronte della nostra richiesta di adottare ammortizzatori sociali straordinari, formalizzata giovedì, non è stata ancora ufficializzata la data in cui questi esuberi troveranno concretizzazione».
Le prime difficoltà per la Metaltex, dopo il boom economico tra gli anni ’70 e ’90, si sono registrate ad inizio 2000 per arrivare poi nel 2008 alle prime casse integrazioni. Negli anni successivi - secondo quanto ricostruito dalla Fiom Cgil di Como - si sono alternati «periodi di lavoro a periodi di calo, fino alla ripartenza post-Covid, dove si è anche ricorsi agli straordinari ed alla somministrazione». Poi però si è tornati «in regime di cassa integrazione» sino all’annuncio di giovedì pomeriggio, ricordando che insieme alla trentina di esuberi annunciati per quel che concerne la produzione, secondo quanto rimarcato dal segretario organizzativo della Fiom Cgil di Como al termine dell’incontro con la proprietà «sono in corso valutazioni relativamente a persone di altre aree che la proprietà intende tagliare in relazione proprio allo stop alla produzione».
L’appello
Nel frattempo, al nostro giornale è giunta - in relazione alla vicenda “Metaltex” - una nota a firma del vicepresidente dell’Associazione “Lambienteinvita”, Salvatore Reina, che ha parlato di «choc per gli operai che ci lavorano». «Metaltex è un’azienda importante con sedi in tutto il mondo ed è presente a Maslianico dal 1946. E’ per questo che bisogna fare il possibile affinché la parte produttiva non scompaia definitivamente da Maslianico - si legge nella nota -. Da ex amministratore comunale, ritengo che le autorità comunali debbano attivarsi e partecipare con i lavoratori, i sindacati ed i vertici aziendali ai diversi tavoli operativi per trovare delle soluzioni finalizzare a conservare i posti di lavoro».
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