Il Legno-arredo rilancia «L’obiettivo è l’export con il Salone del mobile»

L’evento La comasca Maria Porro, presidente della fiera ha presentato ieri a Milano dati e strategie per la filiera. «Il 52% delle aziende è rivolta all’estero»

«Il 53% dei visitatori del Salone del mobile di Milano proviene dall’estero e le aziende dell’arredo italiane esportano il 52% della loro produzione: c’è una evidente correlazione tra l’evento fieristico e la produzione industriale e la sua esposizione verso l’export».

Maria Porro, presidente del Salone e imprenditrice dell’azienda canturina dell’arredo Porro, ha voluto sottolineare come sia speculare ciò che accade in fiera a Milano ogni aprile con le vocazioni all’export delle aziende del territorio, in particolare le imprese del legno arredo del distretto della Brianza.

L’analisi dei dati relativi a quanto il Salone del mobile produca in termini di indotto e di impatto sul territorio milanese, regionale e nazionale è stata presentata ieri al Piccolo Teatro Grassi di Milano. Il report (Eco) Sistema Design Milano , inedito e molto ampio, promette di diventare uno strumento di monitoraggio costante dell’evento e di un intero sistema produttivo e creativo capace di un indotto di 275 milioni di euro e che dialoga con i sistemi di formazione e con le istituzioni culturali.

Quasi un unicum che infatti anche ieri ha saputo coagulare attorno a sé una comunità di designer e imprenditori che hanno affollato la platea.

Un volano internazionale

«Dopo aver portato il mondo al Salone, ora ci impegniamo a portare il Salone nel mondo» ha aggiunto Maria Porro, a significare da una parte la difficilissima fase di riavvio dell’evento in fiera dopo i lockdown del 2020 e del 2021, dall’altra la serie di eventi e viaggi che la vedono protagonista negli Stati Uniti, poi in Cina con installazioni e appuntamenti fortemente attrattivi per architetti, designer, rivenditori e clienti privati che sempre più si interessano al design italiano.

Obiettivo, dichiarato, è «far diventare il Salone del mobile di Milano il punto di riferimento nel mondo per l’arredo», tutto questo richiede una certa conoscenza dei dati che ruotano attorno all’evento. Da qui il coinvolgimento del Politecnico di Milano per la realizzazione di

(Eco) Sistema Design Milano un’analisi puntuale di cosa accade nei nostri territori durante la Design Week. Con la mediazione di Christian Rocca, direttore editoriale de Linkiesta, la presentazione del report è stata preceduta dai saluti istituzionali del sindaco di Milano Giuseppe Sala, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e della rettrice del Polimi Donatella Sciuto.

A seguire la Lectio Magistralis di Charles Landry su come immaginare una città nuova, accogliente, generosa, “per il mondo”. Charles Landry, autore e innovatore, ha suggerito come facilitare i complessi progetti di trasformazione urbana, pensando a Milano ma la ricetta sembra cucita addosso anche a Como, città bella, creativa, operosa, ma avvilita da micro interessi e dalla mancanza di fiducia. La ricetta? Ascoltare i giovani e capire come fare della città la loro casa. Si è entrati nel merito della presentazione di (Eco) Sistema Design Milano con i professori Francesco Zurlo e Stefano Maffei alla guida del team di ricerca del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.

Ha concluso l’evento Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, con i dati sulle 20mila aziende dell’arredo e la filiera (14% delle aziende italiane). Dopo il 2021 e 2022 brillanti, nel 2023 si è verificato un 3% di calo e quest’anno si confida in un quasi pareggio. Il 2025 potrebbe cominciare a vedere dati positivi per il calo dei tassi di interesse, per il primo segnale di tregua nel conflitto Israele Libano e anche per la nuova presidenza Usa e la possibile soluzione del conflitto in Ucraina.

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