Economia / Lago e valli
Sabato 02 Novembre 2024
L’ultimo test per gli agriturismo. Al Marnich un ottobre super
Il bilancio Nella struttura di Schignano arrivi da Olanda,Francia e Germania nonostante il maltempo
Anche dagli agriturismi lariani arriva la conferma che ormai non esistono più le mezze stagioni. E questo perché, lontano dai grandi numeri dei mesi clou di questa entusiasmante (quanto a presenze) estate 2024, i riscontri circa i pernottamenti continuano ad essere più che onorevoli. Questo weekend è l’ultimo test stagionale. Quattro giorni in cui Coldiretti nazionale stima un volume d’affari di 30 milioni di euro per quel che concerne gli acquisti nelle strutture a “kilometro zero”, pur a fronte di calo della produzione delle zucche - l’elemento naturale qualificante di questo particolare scorcio dell’anno - pari al 25%, complici le avverse condizioni meteo registrate in una larga parte di questo 2024.
Caso emblematico in vista del ponte Ognissanti quello dell’agriturismo “Al Marnich” di Schignano, forte di 14 camere e di una cucina rigorosamente a “kilometro zero” grazie all’agrichef Giulia Di Scanno. «La notte del 31 ottobre abbiamo avuto l’80% delle camere occupate, l’1 novembre sera la percentuale è salita al 100% ed anche la notte di sabato 2 novembre siamo vicini al tutto esaurito - conferma Antonino Bonfiglio, che oltre a portare avanti con la famiglia l’agriturismo “Al Marnich” è anche consigliere Confcommercio - ottobre sta riservando buone soddisfazioni, nonostante condizioni meteo non certo favorevoli. A livello generale, con l’arrivo dell’autunno, abbiamo registrato numeri importanti da Olanda, Francia e Germania. Una coppia di ospiti olandesi (immortalata con Giulia Di Scanno, ndr.) ha prenotato tre notti con Expedia, dopodiché ha deciso di prolungare il soggiorno di altre tre notti».
La stagione 2024, che ormai si avvia verso i titoli di coda, ha seguito il trend di crescita già evidenziato nel 2023, potendo contare nel contempo su un valore aggiunto di rilievo con il ritorno su larga scala di ospiti in arrivo dagli Stati Uniti - il mercato americano ha un filo diretto ormai consolidato con il lago di Como - nonché dal Regno Unito oltre a gradite conferme come Polonia e Slovacchia. Di sicuro il fattore “pernottamento più cucina a kilometro zero” piace agli ospiti, tanto che un buon 75% di chi prenota una delle quattordici camere dell’agriturismo schignanese poi opta anche per la cena, dopo una giornata trascorsa sul lago o in Val d’Intelvi. La riapertura per questo agriturismo schignanese è fissata per il 14 febbraio.
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