Mancano gli ingegneri edili e civili. Iniziative di orientamento nelle scuole

Progetto Dalle elementari alle superiori, l’Ordine di Como ha avviato un ciclo di incontri. Il presidente Massimiliano De Rose: «Riusciamo a coinvolgere fino a ottocento giovani»

Carenza di personale qualificato per lavori tecnici e professionali, ma non solo: a Como mancano gli ingegneri edili e civili.

Una situazione accentuata dalla crisi demografica che inizia a far sentire i propri effetti, ma anc he dalla tendenza degli aspiranti ingegneri a prendere indirizzi più verso l’ala informatica, delle biotecnologie e aerospaziale. Serve, però, anche qualcuno che si occupi di edilizia, ecco dunque che l’ordine degli ingegneri di Como si sta già muovendo per far conoscere ai giovani la professione, partendo già dalle elementari.

«Stiamo portando avanti due tipi di iniziative – spiega Massimiliano De Rose, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como - la prima rivolta a elementari e medie, andiamo nelle scuole su richiesta dopo aver sviluppato i contatti. Facciamo alcune ore di lezione su argomenti specifici del mondo dell’ingegneria, ma legati a quello che fanno a scuola. Ad esempio parliamo delle centrali idroelettriche, di frane, ponti, Protezione civile. Un’iniziativa che abbiamo voluto intraprendere perché uno degli obbiettivi del mio mandato è quello di avvicinare l’ordine degli ingegneri alla società civile e ai più piccoli, per far conoscere quello che facciamo. Ci sono sempre meno iscritti all’albo. È già il secondo anno che lo organizziamo, riusciamo a raggiungere tra i cinquecento e gli ottocento bambini per ogni anno scolastico, ma ci piacerebbe estendere l’iniziativa su tutto il territorio e coinvolgere sempre più colleghi».

L’attenzione, però, è rivolta anche ai ragazzi più grandi. «Quest’anno abbiamo organizzato alcune lezioni negli istituti tecnici superiori, in particolare con i geometri del Pascoli, si parla di una trentina di ore legate all’educazione civica – aggiunge De Rose -. Spieghiamo cosa sono gli strumenti urbanistici, il rischio idrogeologico, il risparmio energetico e così via. Lo scopo è fare in modo che i ragazzi riescano ad ascoltare quello che dicono giornali e telegiornali, ma con un punto di vista più formato. Alle superiori facciamo anche attività di orientamento dei ragazzi che poi andranno all’università».

Gli studenti del Pascoli sono anche stati ospitati nella sede comasca dell’ordine degli ingegneri, la casa di Volta, con una lezione nella sala riunioni dedicata alle terze, quarte e quinte. «L’ingegneria civile e edile sta subendo un calo a favore di quelle più di moda: informatica, biotecnologie, aerospaziale, si sta perdendo l’ingegnere che lavora nell’edilizia e si fa fatica a trovare ragazzi giovani – conclude De Rose -. Come presidente di ordine, arrivano tantissime richieste di colleghi che cercano giovani laureati da inserire negli studi. Statisticamente, gli ingegneri hanno già il posto di lavoro ancora prima di laurearsi, già quando iniziano il quinto anno di qualsiasi indirizzo. È una carenza di cui il mondo del lavoro risente. Le scuole che fossero interessate a questa iniziativa, possono contattare la segreteria».

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