Modello Lattonedil. Avviato uno studio
sulle abilità interne

Risorse umane Un innovativo accordo sindacale. Con la ricerca si punta a valorizzare le competenze e a rendere più efficiente il processo di produzione

Uno strumento utile per capire quali siano le competenze dei lavoratori, anche al fine di poter trovare già all’interno dell’azienda risorse qualificate, di cui magari non si conoscevano le potenzialità, ed evitare in questo modo la sempre più faticosa ricerca esterna di manodopera.

Lattonedil Spa Milano - pannelli isolanti e sistemi di coperture per tetti - e Fim Cisl, con la supervisione di Marelli e Brenna Studio associato, hanno concretizzato un accordo sul bilancio delle competenze dei lavoratori. Con Lattonedil che potrebbe essere la prima azienda della provincia di Como a portare a chiusura un percorso durato più di un anno.

Precedente

A prevedere il bilancio delle competenze, è stato il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, che ha portato Lattonedil, sede produttiva a Carimate, e Fim Cisl, a consolidare - in collaborazione con lo studio di Figino - quanto già siglato in precedenza. Per valutare le abilità dei dipendenti, è ora in corso la somministrazione di un test che coinvolgerà poco meno di 200 dipendenti.

«Abbiamo chiuso un accordo legato al monitoraggio delle competenze - spiega Mattia Soliani, consulente del lavoro nello studio situato all’interno dell’area figinese di PlaceToBe - in questo modo si possono anche predisporre schemi e procedure per verificare se i livelli assegnati ai dipendenti, con relative abilità, siano o meno congegnali. Abbiamo sviluppato dei processi e fatto delle indagini. Noi, come studio, in base alla stesura del contratto collettivo nazionale, abbiamo redatto l’accordo e ci occuperemo della parte finale di quanto sviluppato. In base alle nostre competenze in vari ambiti, come terzi metteremo a “match” le due parti, effettuando corrispondenze e somministrando dei test, sia scritti che orali. Siamo alla chiusura di fase: siamo in fondo alla procedura che ci ha consentito di aver studiato un vero e proprio monitoraggio, proprio come prevedeva il contratto collettivo. Ed è qualcosa al momento ancora abbastanza inusuale per il territorio, che sinora hanno avviato solo alcune imprese lombarde strutturate».

A illustrare le peculiarità del bilancio delle competenze, è Massimiliano Corti, Fim Cisl. «Siamo partiti dal nostro contatto nazionale, che ha rivisto l’inquadramento nel 2021, al fine di fornire uno strumento per le competenze trasversali, la polivalenza e la polifunzionalità - dice - Con Lattonedil siamo partiti da autovalutazioni e valutazioni dei lavoratori. Nell’accordo abbiamo quindi inserito una commissione paritetica: direzione, parte sindacale e l’inserimento del consulente del lavoro, una terza parte esterna, super partes, che ha messo in campo le proprie competenze. Siamo a un primo passo di partecipazione e condivisione utile a tutti per migliorare su diversi piani. Siamo contenti per il lavoro che abbiamo fatto, perché abbiamo trovato gli imprenditori che credono molto in questo percorso».

Disponibilità

Giovanni Bettio, uno dei cinque soci di Lattonedil, ricorda come in azienda vi sia la disponibilità a sperimentare. «Noi come Lattonedil siamo sensibili a questi aspetti - afferma - cerchiamo di portare avanti quelle strade futuribili che possono dare un senso anche in un’ottica legata alle generazioni successive. Abbiamo volentieri condiviso queste iniziative. Trovo che mettersi allo stesso tavolo a ragionare perché si collabori non può che fare il bene di tutti».

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