Economia / Como cintura
Sabato 13 Luglio 2024
Monvania, un dna familiare. «E investiamo sui giovani»
Tessile L’azienda della famiglia Livio è giunta alla quarta generazione. I dipendenti sono un centinaio: 14 under 30 assunti negli ultimi 3 anni
Un’azienda tessile gelosa del proprio Dna familiare e pronta a investire sui giovani (14 addetti under 30 assunti negli ultimi tre anni). È il caso di Monvania, cuore comasco e braccio produttivo in provincia di Brescia, realtà industriale nata nel 1970 per iniziativa di Gianfranco Livio che decise di avviare la divisione filati del suo gruppo tessile «in una zona ricca di manodopera e risorse energetiche, in un contesto sociale di gente laboriosa e di valore, qual è la Valcamonica».
Le sedi
Nella zona industriale (allora inesistente) di Cividate Camuno sorse il primo stabilimento, tutt’oggi sede della società, e a distanza di meno di vent’anni è stata avviata una seconda fabbrica ad Edolo, ora la sede più grande di Monvania.
A Grandate accanto agli uffici commerciali, a completamento dei cicli di lavorazione di torcitura e ritorcitura, nel 2007 è stato avviata l’attività di orditura sezionale (un piccolo impianto su cui lavorano 5 addetti), servizio che si è rilevato con il passare del tempo sempre più prezioso in particolare per i tanti clienti del distretto comasco.
Dalla sua costituzione - è passato oltre mezzo secolo - Monvania continua a proporsi al mercato come protagonista dell’industria tessile, come specialista nella nobilitazione dei filati sintetici e artificiali.
Con i tre stabilimenti produttivi, una squadra di un centinaio di dipendenti, una produzione che supera le 150 tonnellate al mese e che viene distribuita in tutta Europa nei settori dell’abbigliamento, dell’arredamento e del tessile tecnico, Monvania è diventata un riferimento affidabile sul mercato dopo numerosi anni di lavoro in un ambito tanto specializzato quanto quello della torcitura e della ritorcitura.
Fin dal 1970, l’azienda è sotto la guida appassionata della famiglia proprietaria, che intende continuare nell’attività ed oggi si proietta verso il futuro con l’ingresso della quarta generazione, la quale ha già raccolto il testimone ed - a fianco dei genitori - sta portando avanti questa eredità di eccellenza.
«Negli ultimi tre anni, grazie ad una lungimirante e oculata politica di ricambio generazionale, oltre all’inserimento dei figli dei soci, sono stati assunti a tutti i livelli nuovi talenti per un totale di 14 addetti under 30 che con contratti di lavoro a tempo indeterminato sono stati valorizzati con specifici percorsi formativi volti a trasmettere loro il know how acquisito in tanti anni di collaborazione, agli inizi con le società del gruppo SNIA e Miroglio e dal 2000 in avanti con i più importanti produttori mondiali di filati artificiali e sintetici quali Eastman, Asahi, Jilin e Huvis» dice Matteo Livio, Ceo di Monvania.
Le difficoltà nel reperimento della manodopera sono avvertite in tutti i settori, tessile compreso. L’azienda comasca è stata agevolata, in questa circostanza, dalla scelta di localizzare il grosso della produzione in Valcamonica, dove non si sente la concorrenza del territorio svizzero e di territori altamente attrattivi come le province di Milano, Monza Brianza e Varese. Tutti i nuovi assunti hanno seguito un percorso di formazione on the job affiancando gli operatori senior.
La formazione
«Il tema della formazione dei giovani per la trasmissione e conservazione del know-how è fondamentale per la continuità aziendale - aggiunge Livio - accanto a ciò abbiamo abbiamo compiuto importanti investimenti nell’innovazione tecnologica, con particolare riguardo alla digitalizzazione dei processi e rewamping del macchinario in un’ottica di industria 4.0, come anche, dal 2022 ad oggi, ha compiuto grandi sforzi finanziari per la riduzione dei consumi energetici, in ottica di risparmio economico, competitività e sostenibilità, attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici, impianti di illuminazione led e dotazione di motori a basso consumo energetico IE4».
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