Navigazione transfrontaliera: + 19%. «Modello virtuoso per il lago di Como»

Ambiente Da Lugano appello a potenziare le corse via acqua per ripensare alle radici il turismo. Dei 22,8 milioni di passeggeri, un buon numero arriva da Claino con Osteno, Porlezza, Valsolda

Il potenziamento della navigazione sul Lago Ceresio, non solo si favorirebbe una mobilità più sostenibile e una riduzione delle emissioni inquinanti, ma porterebbe anche significativi benefici ai comuni che si affacciano sul lago, come Claino con Osteno, Porlezza e Valsolda.

Questo l’indirizzo emerso dal convegno organizzato da Snl e dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, tenutosi ieri al LAC di Lugano.

Una risorsa

L’attuale flusso di migliaia di veicoli che ogni giorno attraversano i valichi tra Italia e Svizzera sta infatti gravando pesantemente su ambiente e qualità della vita. Il trasporto via lago si profila quindi come una soluzione concreta per alleggerire il traffico e ridurre l’inquinamento.

«Vogliamo potenziare ulteriormente i trasporti transfrontalieri, fondamentali per migliaia di cittadini italiani che quotidianamente varcano i confini nazionali per lavoro. I numeri, d’altronde, parlano chiaro: nel 2023 oltre 22,8 milioni di passeggeri hanno usufruito del sistema dei trasporti transfrontaliero, con un incremento del 19% rispetto al 2022, a dimostrazione dell’importanza e del gradimento, da parte dei viaggiatori, dei collegamenti tra Canton Ticino e Lombardia».

Una riflessione che tocca da vicino la vita di migliaia di persone che vivono e lavorano ogni giorno tra Italia e Svizzera.

Sfida strategica

«Penso ai tanti frontalieri che attraversano il confine per contribuire al benessere economico della Svizzera italiana. – commenta l’Ambasciatore italiano in Svizzera, Gianlorenzo Cornado - Le esigenze di mobilità di questi lavoratori e dei residenti sono in costante crescita, così come l’attività economica della nostra regione». Durante le discussioni, è emerso con forza il ruolo che il lago può giocare come alternativa sostenibile al trasporto su gomma.

«Sfruttare il lago come mezzo di trasporto non solo per i turisti, ma anche per pendolari e studenti è una sfida strategica. – commenta il Presidente dell’Autorità di Bacino del Ceresio, Massimo Mastromarino - Abbiamo già avviato progetti per l’elettrificazione degli approdi e stiamo lavorando su servizi alternativi, come il Porlezza Tour, per coprire aree non servite dai trasporti di linea. In situazioni di emergenza, come la frana di Gandria, il trasporto via acqua ha dimostrato la sua efficacia come valida alternativa alla strada. È essenziale continuare a sviluppare questi servizi e promuovere la regionalizzazione del trasporto lacuale, in linea con il dibattito sull’autonomia differenziata in Italia, per garantire una gestione più efficiente e integrata». I laghi sono un’opportunità per potenziare il turismo, abbattendo le barriere geografiche e culturali.

«Oggi il nostro obiettivo è creare reti transfrontaliere che coinvolgano pubblico e privato, imprese e turismo, superando i confini nazionali. – conclude Giuseppe Rasella, Vice Presidente della Camera di Commercio Como-Lecco - Pensiamo al cicloturismo, ai valichi alpini, al recupero dei vecchi sentieri e mulattiere, oppure al turismo attivo, come il golf, che è già molto sviluppato sui laghi comaschi ma anche ticinesi. L’idea è sviluppare pacchetti turistici integrati, che possano essere venduti su entrambi i territori. Penso, ad esempio, alla possibilità di istituire una “Borsa dei Laghi” transfrontaliera, capace di valorizzare in maniera unitaria il nostro ricchissimo patrimonio naturale».

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