Economia / Cantù - Mariano
Giovedì 03 Ottobre 2024
Nuova fonte a due passi da Mariano. Così nasce la minerale San Graziano
L’iniziativa L’acqua è stata messa in commercio da Fava Bibite, domenica l’inaugurazione. «La scelta del nome? Un omaggio a un frate francescano che ha rivoluzionato la nostra vita»
Comincia il suo percorso a circa mille metri d’altezza sulle Prealpi intorno al Lago di Como, intraprende un lungo cammino a oltre duecento metri di profondità sino alla collina a nord di Mariano, a pochi metri dalla strada Novedratese, e infine arriva sulle tavole di tutto il mondo, in una limonata a Sydney o in un gin tonic a Tokyo. È l’incredibile viaggio di un’acqua che può dirsi marianese di nascita: la sua fonte, poco lontano dal centro della città, è stata scoperta pochi anni fa dall’azienda Fava e da qualche mese messa in commercio come acqua minerale San Graziano e nelle varie bibite prodotte dall’impresa. Domenica la sorgente, incastonata nel verde del Parco regionale delle Groane, sarà inaugurata dalle autorità.
Le proprietà
«Queste sono zone di origine glaciale quindi si prestano a essere sondate per trovare fonti profonde ricaricate da acqua di alta qualità» spiega Davide Fava alla guida della storica realtà attiva nel settore dell’imbottigliamento di soft drink da oltre mezzo secolo. Proprio sotto i piedi, la scoperta della falda cittadina che le ricerche e successive verifiche hanno permesso dimostrare che raccoglie l’acqua prealpina a termine di un cammino attraverso profonde stratificazioni di rocce millenarie di natura carbonatica che la arricchiscono naturalmente di sali minerali e oligoelementi.
Nasce così l’acqua minerale San Graziano oggi sulle tavole di tutto il mondo anche come base dei soft drink prodotti dall’azienda. «Noi oggi presidiamo un settore di nicchia, quello delle bevande in vetro di alta qualità, lavorando principalmente con l’estero - puntualizza l’amministratore -. Dichiarare nella lista ingredienti che la bevanda è fatta in acqua minerale le dà un riconoscimento qualitativo che la differenzia rispetto all’acqua trattata». Questo è il presente della realtà, nel corso di tre generazioni, diventata da piccola attività artigianale a industria con un team di 40 persone e un fatturato di 12 milioni di euro.
«Noi lavoriamo molto coi mercati esteri, distribuendo le nostre bottiglie in vetro in Canada, negli Stati Uniti, in Australia, Giappone e Corea del Sud» ricorda Fava che porta così il nome di Mariano oltre oceano. «Sull’etichetta si ritrova il nome della città dove è nata la nostra azienda. L’etichetta nasce dalla nostra fantasia, mentre il nome San Graziano è un omaggio a un frate francescano che ha un po’ rivoluzionato la nostra vita, e che noi oggi abbiamo proclamato santo prima del tempo» distende i toni Fava che rimarca le radici dell’azienda nella Brianza comasca.
La cerimonia
«L’inaugurazione di una fonte d’acqua è un evento» ha commentato il vicesindaco con delega alle Politiche commerciali, Andrea Ballabio. «Domenica si premierà il coraggio imprenditoriale della famiglia Fava – ha aggiunto Ballabio che anticipa le ricadute pubbliche della scoperta – Innanzitutto, il nome della città sarà su un’etichetta dell’acqua che è l’oro blu del futuro, diventerà un brand di un’attività che potrà avere nuovi sviluppi sul territorio. E poi ogni estrazione porta al Comune e alla Provincia oneri che useremo per il verde».
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