Nuova linea M4 del metro di Milano. Usati calcestruzzi prodotti a Merone da Holcim
InfrastruttureDalla base di Holcim Italia a Merone il cemento per i 400mila metri cubi di materiale. «Sono state impiegate la terra e le rocce degli scavi»
Un’impresa comasca - Holcim Italia tra i protagonisti del primo tratto della M4 di Milano inaugurata nei giorni scorsi (sarà in grado di trasportare 86 milioni di persone ogni anno, evitando più di 180.000 viaggi in auto ogni giorno).
L’intera linea sarà percorribile in circa trenta minuti, mentre in dieci minuti sarà possibile raggiungere, dall’aeroporto di Linate, la stazione di San Babila. Da sabato scorso sono aperte al pubblico le prime sei fermate: Linate - che sarà il capolinea -, Repetti, Forlanini, Argonne, Susa e Dateo. Entro il 2023 la blu arriverà a San Babila, dove incrocerà la linea rossa M1, e alla fine dei lavori - nel 2024 - la linea conterà in totale 21 stazioni, fino all’altro capolinea.
A questo progetto Holcim ha fornito in 6 anni circa 400.000 metri cubi di svariate tipologie di calcestruzzi (il cemento è stato prodotto nel sito produttivo di Merone). Il processo di realizzazione di M4 è in linea con i principi dell’economia circolare e della sostenibilità. Infatti le terre e le rocce provenienti dallo scavo delle stazioni della metropolitana sono state utilizzate in sostituzione degli aggregati necessari per la produzione del calcestruzzo.
Holcim ha recuperato e lavorato nelle proprie cave gli aggregati provenienti dagli scavi (circa 500.000 ton) riutilizzandoli nel calcestruzzo destinato all’opera stessa. Questo processo permette di soddisfare le esigenze del cliente e consente di risparmiare le risorse naturali necessarie per la produzione del calcestruzzo, chiudendo il ciclo di vita del prodotto. Come sostiene la stessa M4 SpA la sostenibilità ambientale caratterizza anche la fase di costruzione della M4 ed Holcim ha contribuito a raggiungere questo obiettivo.
«Holcim è stato un attore fondamentale nella realizzazione della linea 4 e con l’apertura delle prime sei stazioni si raggiunge un obiettivo importante dopo anni di lavoro ed impegno - afferma Calogero Santamaria, amministratore delegato di Holcim Aggregati Calcestruzzi - abbiamo fornito circa 400.000 metri cubi di varie tipologie di calcestruzzi a seconda delle esigenze costruttive. Inoltre con il recupero, la lavorazione ed il riutilizzo in calcestruzzo degli aggregati provenienti dagli scavi delle stazioni, Holcim ha contribuito in maniera determinante alla sostenibilità ed all’economia circolare dell’opera risparmiando risorse naturali. Siamo orgogliosi di aver partecipato a rendere Milano più sostenibile in quanto contribuire a costruire infrastrutture che agevolino le connessioni tra le persone e tra i luoghi, riducendo allo stesso tempo le emissioni e l’utilizzo di risorse naturali, è uno degli obiettivi principali della nostra strategia».
L’azienda
Holcim Italia è controllata da Holcim Ltd che opera a livello mondiale. In Italia l’azienda conta circa 300 dipendenti in due cementerie, un centro di macinazione a Merone, dove la produzione di cemento esiste da quasi cento anni, e uno stabilimento di produzione a ciclo completo a Ternate, oltre in che cave di aggregati, impianti di calcestruzzo e terminal.
L’azienda è da anni impegnata nella ricerca per la produzione di materiali a basso impatto ambientale. Quest’anno, su questo fronte, sono stati investiti 11,5 milioni ed il valore del progetto si desume anche dall’intervento pubblico, c’è stato un cofinanziamento di 2,9 milioni del Ministero dello sviluppo economico e 346mila euro di Regione Lombardia.
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