Nuovi frontalieri, le tasse sono un salasso

Confine Da 6.254 a 23.866 euro in meno nella busta paga a causa dell’accordo fiscale tra Italia e Svizzera. «Ma le retribuzioni in Ticino restano comunque migliori di quelle comasche». E anche il franco dà un aiutino

Dunque prendendo come riferimento un vecchio (cioè pre-nuovo accordo fiscale, in vigore dal 17 luglio 2023) e un nuovo frontaliere comasco - coniugato e con un figlio a carico - la differenza salariale a seconda del salario percepito andrà dai 6.254.79 ai 23.866.11 franchi.

Le tabelle

È questa l’istantanea scattata dal sindaco ticinese Ocst con tanto di tabelle salariali (molto attese) a corredo, che prendono in esame quattro categorie di salario lordo, vale a dire 45 mila, 65 mila, 80 mila e 120 mila franchi. Per quanto riguarda le prime due categorie, la differenza di stipendio su base annua si attesta in una forbice inclusa tra i 6 mila e gli 11 mila franchi.

Le altre due categorie prese in esame vedono stipendi pari a 80 mila e 120 mila franchi. Il terzo esempio - quello con uno stipendio da 80 mila franchi - riguarda (esempio calzante) un infermiere «con una decina d’anni di esperienza oppure un impiegato di livello alto del terziario». Questa almeno l’istantanea scattata da Ocst. Ebbene per il nuovo frontaliere lo stipendio annuo, a fronte della doppia imposizione (inclusa la franchigia reddituale esente da tassazione pari a 10 mila euro) sarà pari a 48.647 franchi, il che significa 3.700 franchi al mese, che al cambio di ieri equivalgono a 3.882 euro. Questo perché anche le fluttuazioni del cambio tra franco ed euro hanno un peso specifico rilevante dentro queste dinamiche.

Le tasse

Per il vecchio frontaliere lo stipendio netto annuo sarà invece pari a 63.050 franchi ovvero a un salario mensile di 4.850 franchi. Ciò significa che tra nuovo e vecchio frontaliere, l’accordo fiscale incide per 968 franchi su base mensile, cioè per circa 1015 euro sempre al cambio di ieri. Un dato di tutto rispetto.

Infine, l’ultima delle quattro categorie, quella con il salario più elevato, pari a 120 mila franchi annui. L’esempio calzante, portato da Ocst, è quello di un medico con qualche anno di esperienza. Per il vecchio frontaliere, lo stipendio è pari a 6.896 franchi mensili, a fronte di un totale annuo di 89.657 franchi, mentre per il nuovo frontaliere - a fronte anche dei 27 mila euro da versare in Italia - lo stipendio si riduce sino ad arrivare a 5.150 franchi, che al cambio di ieri equivalgono a 5.401 euro.

«Questi dati testimoniano che più si alza il livello salariale, più aumenta la forbice legata allo stipendio annuo», conferma Mauro Pellicciari dell’Ufficio frontalieri del sindacato Ocst. Quanto alla considerazione generale, se il nuovo accordo fiscale abbia reso meno appetibile il posto di lavoro oltreconfine, la risposta è che «ad oggi almeno tre elementi meramente oggettivi rendono ancora interessante un’offerta di lavoro».

«Anzitutto il cambio franco-euro è ormai stabilmente sopra la parità con un indubbio vantaggio sul netto finale disponibile - spiega ancora Mauro Pellicciari -. In seconda istanza, le retribuzioni del Ticino, pur essendo notoriamente inferiori a quelle degli altri Cantoni, sono sicuramente maggiori di quelle offerte in Italia. Da ultimo, la franchigia fiscale di reddito esente pari a 10 mila euro rende in ogni caso il carico fiscale inferiore rispetto un pari reddito italiano».

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