Ok al bonus mobili: «Un buon segnale, ma impatta poco»

Distretto legno Agevolazione confermata per il 2025. Bellasio (Confartigianato): «Strumento efficace solo su elettrodomestici e arredi di fascia medio bassa»

Il bonus mobili per l’acquisto di arredi e di grandi elettrodomestici resterà anche nel 2025, un’eccezione in Manovra finanziaria che a visto invece cancellare o ridimensionare gran parte dei bonus fiscali per la casa e le ristrutturazioni.

Lo sconto fiscale previsto è del 50% per un tetto di spesa di 5mila euro, come quest’anno, ma nel 2023 la soglia era più alta: di 8mila euro.

«È un buon segnale per il settore la proroga del bonus mobili al 50%, mentre per le detrazioni degli interventi di recupero edilizio si introduce un drastico ridimensionamento – commenta Marco Bellasio, componente di Giunta di Confartigianato Como e presidente del settore legno arredo – è uno strumento efficace per il mercato, soprattutto a favore dei cittadini per via dei termini e delle condizioni proposte, come il tetto massimo di spesa di 5.000 euro e il rimborso al 50% della spesa sostenuta, l’accesso risulta piuttosto semplice. Meno significativo per gli artigiani del mobile della Brianza – continua Bellasio dell’azienda Effebi Arredamenti – alcune delle nostre aziende, in particolare gli artigiani impegnati in lavori su misura, restano escluse per il limite di spesa».

Si tratta infatti di una agevolazione che favorisce l’acquisto di elettrodomestici nuovi, di classe A e a basso consumo energetico, oppure che favorisce la scelta di arredi di fascia media o bassa, non di produzione artigianale né italiana.

Il limite di spesa di 5mila euro sembra avvantaggiare soprattutto una fascia di produzioni che provengono dall’estero. Ma resta molto lontano da quello che è lo specifico delle produzioni del distretto dell’arredo canturino, che si rivolge alla fascia medio alta del mercato, e anche da quelle produzioni artigianali e su misura che sono lo specifico degli artigiani del legno.

«Anche per queste ragioni sarà in particolare il settore degli elettrodomestici a trarre il maggior beneficio dalla proroga della misura e tutto ciò che riguarda quella filiera favorisce i commercianti di fascia bassa – suggerisce Marco Bellasio - dalla prospettiva del pubblico, la consideriamo un’iniziativa certamente positiva. Tuttavia, per quanto riguarda le aziende, questo bonus, con questi limiti, non avrà un impatto significativo. È evidente che si tratta di una formula di finanziamento e agevolazione che offre un valore aggiunto a chi acquista, ma certo non per rifare una cucina» né per gli arredi di pregio del made in Italy.

Il bonus mobili continuerà, ancora per un anno, ad essere fruibile da chi realizza lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sulle parti comuni di edifici residenziali e beneficia del bonus ristrutturazioni 50%, quindi anche gli interventi del condominio possono trainare la sostituzione degli elettrodomestici o degli arredi.

È poi utilizzabile da chi realizza lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su immobili residenziali e beneficia quindi del bonus ristrutturazioni 50%.

Sono inclusi nella proroga per il bonus mobili anche i lavori di riduzione del rischio sismico che quindi beneficiano del sismabonus.

Inoltre è riconosciuta la detrazione fiscale anche per chi acquista un immobile in un edificio demolito e ricostruito da un’impresa di costruzione e beneficia della detrazione del 50% sul 25% del prezzo di vendita.

Infine ne può beneficiare anche chi acquista, in zona sismica di livello 1, 2 o 3, un immobile in un edificio demolito e ricostruito, con miglioramento antisismico, da un’impresa di costruzione e beneficia del sismabonus acquisto.

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