Operazione export: nuove strategie
per 74 mila aziende

Commercio Tanti gli iscritti all’ente camerale lariano da promuovere all’estero: a Como 15 imprese dal Belgio. Moscatelli: «Un lavoro che sta dando frutti»

Una delegazione di quindici imprenditori da Kortrijk, città del Belgio, ha visitato Como e le sue imprese tessili venerdì scorso per in una giornata di lavori organizzata dalla Camera di Commercio di Como e di Lecco. La terza, dopo gli incontri con una delegazione dalla Svezia e dalla Germania, sul territorio per far conoscere all’estero in modo molto preciso e puntuale la realtà manifatturiera della Brianza comasca e lecchese e ricostruire legami nuovi, dinamici, personali sui quali, si auspica, possano decollare nuovi progetti di internazionalizzazione. I risultati sono promettenti: gli imprenditori stranieri ripartono con l’agenda ricca di nuove idee e contatti.

Inviti a partner stranieri

Si tratta, da parte di Camera di commercio, di una reazione costruttiva alle difficoltà di un quadro internazionale sempre più complesso e incerto, dove le pmi faticano a trovare alternative di sbocco per i propri prodotti e partner commerciali con i quali avviare nuovi progetti di business. A fronte di una precisa richiesta dal territorio, la CCIAA delle due province lariane ha quindi avviato una serie di attività e tra queste gli inviti a imprenditori esteri generativi di ottime relazioni commerciali.

Le giornate di lavoro si sono realizzate con la collaborazione di CLAB, Centro Legno Arredo Brianza, che si trova a Cantù, presso la sede distaccata della Camera di Commercio, e che concorre a raccogliere istanze, contatti e opportunità con la regia di Promos Italia, agenzia per l’internazionalizzazione.

«All’interno del programma pluriennale 2024-2029 della nostra Camera di commercio si è raccolta la richiesta da parte delle imprese di un forte sostegno sul fronte delle relazioni con i paesi esteri – spiega Massimo Moscatelli in qualità di delegato all’internazionalizzazione della CCIAA di Como e Lecco - in particolare ci viene chiesto aiuto per la partecipazione alle fiere internazionali, per le missioni commerciali e per la ricerca di partner in mercati diversi, come il mercato cinese, giapponese e quello del Medio Oriente, Arabia Saudita e Dubai. Tutto un lavoro in parte ancora da sviluppare, anche se molte aziende ci stanno comunque tentando, e la maggior parte di queste si trova di fronte a un mercato molto complicato, anche a causa di alcuni dazi e sistemi di accesso che non sono semplici».

Sinergie con la Germania

La premessa per poter operare efficacemente in questa direzione è stato l’incontro tra i delegati della Camera di commercio del Lario, tra loro anche Massimo Moscatelli, con ICE, la scorsa settimana, proprio per capire come costruire una collaborazione funzionale alle imprese.

«Il mercato italiano, come sappiamo, non è molto ricettivo. Quindi è indispensabile guardare verso l’estero. Non possiamo neanche limitarci solo ai mercati più vicini – aggiunge Moscatelli - delle 74.000 aziende iscritte alla Camera di Commercio di Como e Lecco, i principali mercati di riferimento sono Germania e Francia, seguiti da Stati Uniti e altri. Tuttavia, ora la Germania, specialmente nel settore automotive, sta subendo un rallentamento».

Da qui la spinta a lavorare per creare sinergie più efficaci con incontri costruiti per rispondere a precise esigenze.

«Per esempio la delegazione dalla Germania era interessata in modo particolare al settore della meccanica e per questo ci siamo orientati in modo prevalente alle imprese lecchesi per incontri che potessero poi costituire la premessa di concrete collaborazioni future - spiega ancora Massimo Moscatelli – mentre la delegazione belga si è orientata sul tessile e arredamento».

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