Patente a crediti per l’edilizia. Diodato (Cna del Lario): «Così non si aiuta la sicurezza»

La norma Pasquale Diodato (Cna del Lario) ribadisce il no allo strumento. «Il meccanismo colpisce le piccole aziende e non darà i risultati sperati»

«L’obiettivo è condivisibile, lo strumento meno». Pasquale Diodato, presidente di Cna del Lario e della Brianza, rilancia le critiche dell’associazione alla patente a crediti in edilizia che entrerà in vigore l’1 ottobre. Il nuovo meccanismo è stato varato dal governo con la finalità principale di incentivare le imprese a rispettare gli obblighi normativi in materia di sicurezza sul lavoro, attraverso un sistema di premialità.

«La sicurezza è da sempre una priorità delle imprese artigiane - dice Diodato - questa normativa temo però che anziché ridurre il numero degli infortuni, si tradurrà in un ulteriore, pesante, adempimento a carico delle aziende più piccole».

Cna ha ribadito il giudizio complessivamente critico nei confronti della patente a crediti anche nel corso della riunione conclusiva del tavolo tecnico presso il ministero del Lavoro per definire il decreto attuativo della nuova normativa.

La Confederazione ha sottolineato che la patente a crediti non rappresenta lo strumento idoneo a qualificare le imprese e innalzare i livelli di sicurezza e tuttavia ha partecipato agli incontri tecnici nell’ottica di offrire contributi per migliorare l’impianto normativo a favore delle micro e piccole imprese.

«Apprezzabile che le associazioni siano state consultate, il governo però ha deciso di andare avanti nonostante le eccezioni sollevate» ha detto ancora il presidente lariano.

Pur esprimendo apprezzamento per la disponibilità del Ministero al confronto e a definire un quadro normativo improntato a maggior chiarezza e trasparenza, e per l’accoglimento di alcune richieste finalizzate a limitare l’impatto della patente a crediti, quali l’ampliamento delle casistiche per l’attribuzione di ulteriori crediti, e l’incremento dei crediti per ciascun biennio successivo al rilascio della stessa in assenza di violazioni, a giudizio di Cna rimangono criticità e incertezze in particolare per quanto riguarda le procedure telematiche di rilascio della patente, la sospensione cautelare della patente e il mancato coinvolgimento delle associazioni dei datori di lavoro nelle commissioni che dovranno valutare la congruità dei corsi di formazione per il recupero dei crediti decurtati.

In particolare Cna evidenzia i tempi strettissimi per il rilascio delle patenti a crediti, circa un milione entro la fine di settembre.

Infine la Confederazione ha chiesto al ministero del lavoro di verificare con attenzione nei prossimi mesi la concreta attuazione del provvedimento e gli effetti prodotti, assicurando la propria disponibilità a partecipare a un successivo confronto per definire misure di miglioramento dello strumento. In vista della prossima entrata in vigore dello strumento, Cna sta attrezzandosi sui territori per assistere le imprese. «Abbiamo già avuto un contatto con l’Ispettorato del Lavoro, l’obiettivo è organizzare a settembre un convegno tecnico al servizio dei nostri associati» conclude Diodato.

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