Economia / Como città
Giovedì 15 Agosto 2024
Patente a crediti per le imprese edili. Ance è scettica: «Solo un onere in più»
La norma In vigore dall’1 ottobre, ha l’obiettivo di aumentare il livello della sicurezza. Il vicepresidente Rizzuti: «Meglio la formazione e procedure che prevedano verifiche»
Tra poco più di un mese, il 1° ottobre, entra in vigore la patente a crediti in edilizia: per operare servono almeno 15 punti, ne vengono assegnati 30, aumentabili fino a 100 e un sistema di penalità commisurato alle inadempienze in tema di sicurezza regolerà i punti.
Obiettivo del nuovo sistema stabilito dall’art. 29 del Decreto Pnrr 4 è garantire standard più alti di sicurezza e competenza nei cantieri edili. La misura coinvolgerà direttamente le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantiere.
Il contenuto
«La patente a punti per i crediti personali rischia di trasformarsi in un ulteriore onere burocratico anziché rappresentare una vera soluzione per migliorare la sicurezza nei cantieri – commenta il vicepresidente di Ance Como Eugenio Rizzuti - come associazione abbiamo già avanzato le nostre osservazioni al riguardo, convinti che il vero progresso debba derivare da corsi di formazione e da procedure che prevedano verifiche, con l’obiettivo di elevare autenticamente gli standard di sicurezza in cantiere».
La patente a punti è stata concepita come risposta ai gravi incidenti che sono accaduti all’interno dei cantieri, come il tragico crollo nel cantiere di via Mariti a Firenze. l’edilizia è ancora il primo settore per numero di incidenti. Gli scopi della misura sono due: promuovere comportamenti virtuosi in materia di sicurezza tra gli addetti ai lavori e migliorare la prevenzione degli infortuni nei cantieri. Inoltre, la patente a crediti si propone di agevolare l’attività di controllo degli organi di vigilanza, fornendo uno strumento tangibile per valutare l’aderenza alle norme di sicurezza.
«Quanto necessario per la sicurezza in cantiere poteva trovare risposta nella piena attuazione dal parte del Governo di quanto già previsto dal decreto legislativo 81/2008, dove si indicava un sistema di qualificazione delle imprese che non è mai stato concretamente implementato – precisa Rizzuti - di conseguenza, questa nuova procedura appare come una mera reiterazione di una raccomandazione già esistente nel decreto, senza apportare reali miglioramenti alla sicurezza in cantiere. È quindi probabile che questa misura non modifichi sostanzialmente le metodologie o la qualità delle lavorazioni attuali. Invece, puntare a un potenziamento della formazione dei dipendenti, magari coinvolgendo il comitato paritetico territoriale, potrebbe condurre a risultati ben più significativi. È possibile, ad esempio, richiedere un primo sopralluogo al momento dell’apertura di un cantiere, senza incorrere in sanzioni o problematiche successive, grazie all’intervento di tecnici esperti che possono effettuare una verifica delle condizioni di lavoro e fornire suggerimenti utili».
I tempi
Un approccio che garantirebbe interventi mirati per migliorare in modo concreto la qualità della sicurezza, in contrapposizione a un’ulteriore procedura che appesantisce l’onere amministrativo e gestionale delle aziende.
«Se questa procedura entrerà in vigore, come previsto, già il 1° ottobre, il rischio è che possa generare problematiche di ritardi o blocco nei cantieri» conclude il vicepresidente Ance. Ma anche nel caso in cui il punteggio della patente fosse minore di 15 punti sarà comunque permesso di completare le attività in corso d’opera, ma solo se i lavori eseguiti sono superiori al 30% del valore del contratto.
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