Piove sul turismo. Fino al 50% di ricavi in meno per il maltempo

Conto salato Sul Lago di Como si sono salvati gli alberghi, l’impatto è stato pesante per ristoranti e locali. Calo soprattutto in Alto Lario

Una stagione iniziata all’insegna della pioggia e proseguita anche peggio ha inciso tra il 30 e il 50% di presenze in meno rispetto al 2023 per le attività legate alle condizioni meteo: bar e ristoranti con ampi spazi all’aperto, dehors, gelaterie e anche attività come noleggio barche e taxi boat.

Minore l’incidenza del maltempo per gli alberghi, anche se dal nord Europa e da Svizzera e Francia si segnala qualche disdetta dell’ultima ora.

«Gli hotel hanno lavorato bene anche quest’anno e non emerge una significativa diminuzione delle presenze - spiega Luca Leoni per Federalberghi Como – la differenza rispetto all’anno precedente è che quando resta libera per pochi giorni una camera non viene subito occupata in poche ore ma rischia di rimanere vuota. In questa mancata richiesta dell’ultimo minuto intercettiamo il diverso afflusso che si è notato quest’anno dovuto proprio al maltempo. Per fare un esempio – continua Leoni che è titolare dell’Hotel Du Lac – la terrazza a Bellagio tra aprile 2024 e aprile 2023 ha registrato un calo netto del 50%, in parallelo sono cresciute le prenotazioni per i servizi nella spa, ma non in modo proporzionale né tanto da compensare le perdite del servizio all’aperto».

Non solo: le tradizionali feste religiose dell’Ascensione e di Pentecoste sono cadute presto, in maggio, e sono momenti che portano molti flussi dalla Svizzera sul lago.

«Il calo del turismo di prossimità, il più soggetto a cambiare le prenotazioni in base alle previsioni del tempo, ha avuto un impatto maggiore sulle strutture dell’alto lago – ha aggiunto Luca Leoni – i tedeschi o gli olandesi che a volte scelgono di trascorrere sul Lario anche solo un fine settimana quest’anno sono stati indotti a rivolgersi altrove».

Lidi e barche

Ne hanno risentito le strutture che lavorano molto con questo tipo di clientela, tradizionalmente affidabile per le nostre aree, ma anche le piscine, i lidi, i ristoranti con tavoli fuori, i noleggi di motoscafi e tutte le attività all’aperto, oltre alle gelaterie penalizzate dalle basse temperature.

Sono questi i settori dove la riduzione delle entrate tra aprile, maggio e i primi dieci giorni di giugno è stata valutata fino al 60% sempre in confronto però a una stagione precedente che era stata straordinaria per i flussi turistici, seguendo una curva in crescita che, comunque, secondo le analisi, ancora non ha raggiunto l’apice delle potenzialità del marchio Lake Como.

«Anche i taxi boat lavorano molto su prenotazione. Abbiamo già riservati dei servizi per il prossimo anno. Ci occupiamo del trasporto delle persone per eventi e matrimoni che si svolgono comunque, anche con la pioggia. Dispiace per le persone ma questo sistema tutela dalle disdette dell’ultimo minuto che certamente ci sono state, ma hanno avuto un impatto solo su una parte del nostro lavoro» è il commento di Marco Morganti, vicepresidente del Consorzio motoscafi Lario.

La sicurezza

«Chi è in arrivo dalla Francia o dalla Svizzera per una gita sul lago e vede le previsioni, sceglie di non partire e sposta la data o opta per un’altra destinazione – continua Morganti – questi cambiamenti all’ultimo minuto incidono molto anche sull’organizzazione del lavoro che diventa incerta. Osserviamo che dall’apertura di stagione a oggi ci siano stati temporali continui. Le giornate più belle e più lunghe stanno finendo senza che si sia stabilizzato il tempo. In molti ci chiedono poi assicurazioni sulla sicurezza che certamente non viene mai meno. La pioggia non ha alcuna controindicazione per la navigazione, ma certo siamo dispiaciuti per gli ospiti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA