Pitti Uomo: i colori di Pierre Louis Mascia. La sapienza by Achille Pinto

La sfilata A Firenze la perfomance spettacolo per la presentazione dei capi del brand dell’azienda comasca Achille Pinto

«Non c’era nulla di scritto o di pianificato quando ho iniziato - racconta Pierre Louis Mascia - anche se avevo la forte sensazione che avrei raccontato una storia. Ho pensato con i disegni. Poi è arrivato il prodotto tangibile».

Pierre Louis continua: «Questo è il mio primo défilé, dopo più di quindici anni. Anche quando ero un illustratore immaginavo dei personaggi. È arrivato il prodotto e i foulard erano già quasi dei vestiti. Gli abiti sono diventati gesti, atteggiamenti. Oggi, sono pronti per il palcoscenico. Il maestro è il tempo, la vita, il pubblico e gli incontri. Non pretendo di essere un creatore, sono un mediatore, do quello che sono riuscito a tradurre e a capire. Le idee hanno bisogno di tempo».

È una coreografia di sogni vestiti, ispirata a tutte le arti, la performance andata in scena a Firenza, in occasione di Pitti Uomo, aperta da ballerini coperti da grandi scialli con lunghe frange annodate a mano nei laboratori di Achille Pinto.

Una serie di modelli che sembravano studenti appena usciti dalla scuola di belle arti hanno invaso la passerella con la loro tavolozza, i loro pennelli, la loro immaginazione. Un mix di moda, musica e danza a incantare il parterre. Tra perline e motivi in parte presi dall’archivio: la grafica pura affiancata a fiori, alberi della vita e geometrie. Di ritorno i dégradé e i délavé con riferimenti all’Oriente più scintillante, allo scontro tra rosso e arancio, tra i tratti più riconoscibili di di Yves Saint Laurent.

I colori? Quelli della vita e della natura più che un richiamo allo stile pittorico.

«Nessuno di noi cerca di riprodurre direttamente la natura. Cerchiamo di dare una forma artistica all’universo interiore, cioè all’esperienza spirituale», l’eco delle parole di Kandinsky.

Gran lavoro sulla nobilitazione della seta, sulle trasparenze, sulla dissolvenza dall’opaco al lucido, sulle forme un po’ evanescenti, su sovrapposizioni e altezze diverse, contrasti tra la maglia e la seta avvolgente. Fil rouge della collezione per uomo e per donna lunghe gonne a pieghe indossate da modelli e modelle anche sopra morbidi pantaloni, abbinate a lunghe tuniche. Accessori: oltre agli scialli, lunghi anche 6 metri, cravatte foulard.

«L’Europa è ancora un terreno di gioco dove gli artisti possono sviluppare ancora progetti- ha evidenziato Mascia - Ho invitato Pierre Rigal, un mio amico coreografo di Tolosa, che con “R.onde.s”, una forma di danza ancestrale e sorprendentemente comune a tutte le civiltà e a tutti i continenti, celebra tutto ciò in cui credo: la possibilità di comunicare direttamente gli uni con gli altri, attraverso una continuità di sguardi»

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