Economia / Como città
Domenica 23 Giugno 2024
Mancano autisti e meccanici: Asf li forma in azienda con l’Academy
Massimo Bertazzoli, amministratore delegato di Asf, tira le somme del progetto promosso in partnership con Enaip, che ha coinvolto 34 giovani
«I conducenti mancano e con l’Academy abbiamo colmato il gap, ma il tema è più allargato. Serve la capacità di rintracciare sul territorio personale che possa mettere mano a sistemi sempre più elettronici e meno meccanici, che sono i nostri mezzi, sia i diesel che elettrici. C’è difficoltà nel trovare persone con conoscenze elettroniche, affronteremo il tema con Enaip e con tutte le scuole del territorio, per costruire percorsi scolastici volti a formare le personalità che mancano».
Profili adeguati all’innovazione
Massimo Bertazzoli, amministratore delegato di Asf, traccia un bilancio positivo dell’Academy svolta in partnership con Enaip, con un percorso formativo gratuito che ha coinvolto 34 persone, alcune di queste già in organico a tempo pieno e le altre a breve, non appena conseguiranno la patente.
A tutti, comunque, all’inizio del corso (gennaio) è stato stipulato un contratto a tempo determinato di sei mesi, che poi diventerà indeterminato.
«Siamo partiti l’anno scorso pensando all’Academy con l’Enaip, un’esperienza positiva – conferma Bertazzoli -. In un’azienda di trasporto pubblico il focus sono i conducenti, quello che ci mancava e ci manca, ma grazie a questi percorsi abbiamo colmato il gap. Un altro tema importante sono le competenze specifiche, come persone che sappiano mettere mano ai nuovi apparati elettronici, esperti in programmazione del servizio, esperti del trasporto e sistemi informatici evoluti, system integrator che combinano l’analisi dei dati con l’intelligenza artificiale. Questo è difficile da reperire sul mercato, va costruito con le scuole e il mondo accademico in generale».
L’Academy, comunque, ha dato un primo importante slancio. «Alcuni fattori che hanno portato a questo risultato sono esogeni all’azienda: la capacità e professionalità del personale di Enaip, l’aver inserito una persona dedicata full time a seguire questi allievi, un tutor, è stato un vantaggio non indifferente. Il fattore endogeno risiede nel fatto che a differenza di altre situazioni, abbiamo scelto di assumere i partecipanti al corso fin da subito. Sono dipendenti assunti a tutti gli effetti da quando iniziano a studiare. Uno sforzo importante messo in campo. Dall’altra parte ci sono alcune situazioni che abbiamo portato avanti in termini di miglioramento della qualità del lavoro e nella contrattazione di secondo livello. Grazie all’accordo stipulato nel marzo del 2024, sono state incrementate le indennità giornaliere di presenza».
Soddisfatta anche Stefania Medri, responsabile delle risorse umane di Asf. «Io sono qui da ottobre, un momento in cui non arrivavano candidature per conducenti e c’era un gap importante tra il fabbisogno e disponibilità di queste figure – evidenzia -. L’Academy ha fatto da volano in positivo, ha promosso l’immagine dell’azienda. Oltre alle risorse nel corso, sono arrivate altre candidature. Nell’Academy abbiamo avuto un totale di 34 partecipanti che stanno andando avanti in modo omogeneo, tutto sta procedendo molto bene. Abbiamo riscontri positivi su come si stanno comportando nell’attività in azienda, dobbiamo darci un po’ di tempo per vedere nell’arco dell’anno come andrà. Bisogna considerare che sono persone che arrivano da altri ambiti.
Noi siamo contenti e stiamo valutando in autunno di far partire un’altra Academy, per coprire Menaggio e Bellagio. Non c’era limite d’età, abbiamo avuto anche un sessantenne che si è messo in pista e sta procedendo in questo percorso».
«Accompagnamento in azienda»
«Abbiamo terminato tre corsi con 34 persone per il conseguimento della patente C e CQC, ma ci siamo concentrati anche sulla comunicazione, su cosa vuol dire essere autisti e sulla sicurezza – evidenzia Ilenia Brenna, direttrice di Enaip -. È andata molto bene, nessuno ha rinunciato durante il percorso formativo; è stata attivata anche una persona tutor che li ha seguiti. La collaborazione con l’azienda è stata stretta e il risultato positivo. Abbiamo formato persone accompagnandole in azienda: è vero che con questo sistema non si hanno persone pronte immediatamente ma ci vuole del tempo, però se è un modello che ogni anno si ripropone, escono risorse importanti».
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