Economia / Como città
Giovedì 23 Gennaio 2025
Popolare di Sondrio ai soci: «Utile netto oltre il 2023»
Buone notizie Ottimi risultati nella consueta comunicazione di inizio anno ai 137 mila soci
Grande soddisfazione per i risultati conseguiti nel 2024 che fanno «ragionevolmente presagire» la conferma di un «appagante utile netto d’esercizio», migliore di quello 2023 che era stato, a sua volta, il migliore di sempre nella storia dell’istituto di credito e l’impegno a proseguire nel riportare le persone al centro delle aziende, «farle diventare un asset strategico e dare spazio alla relazione quale elemento indispensabile su cui sviluppare e consolidare quella fiducia che dà vita a ogni umano rapporto».
Sono buone notizie quelle contenute nella lettera inviata, come di consuetudine all’inizio di ogni anno, dalla Banca Popolare di Sondrio ai suoi oltre 137mila soci.
La situazione internazionale
Firmata dal consigliere delegato e direttore generale, Mario Alberto Pedranzini, e dal presidente Francesco Venosta, la missiva, in attesa dell’assemblea di primavera, ripercorre l’anno appena trascorso con riflessioni su quanto accaduto nel mondo, a cominciare dai conflitti in Europa e in Medio Oriente, sulle ricadute in campo economico e sociale e sull’attività della banca.
«Malgrado le incertezze ovunque presenti, gli Stati Uniti d’America, cui si guarda sempre con molto interesse - si legge -, hanno segnato un significativo progresso produttivo, in parte dovuto al costante incremento dei consumi interni. La Cina ha sopportato una forte crisi nel settore immobiliare.
La sua performance economica, se paragonata al passato, è stata piuttosto contenuta, attestandosi il Pil attorno al 5%. Nonostante i plurimi interventi di riduzione dei tassi da parte della Banca centrale europea, l’economia dell’Eurozona si è rivelata fiacca, con una media del Pil 2024 pari a un modesto più 0,8%, che riflette le difficoltà di taluni Stati membri, tra cui la Germania. L’Italia, se da un lato ha beneficiato dell’andamento molto positivo del turismo, quello straniero in primis, dall’altro ha registrato appesantimenti sul fronte industriale e nei consumi. Anche l’edilizia, eccezion fatta per le opere pubbliche e per i lavori collegati al Pnrr, si è notevolmente ridimensionata. Vi è tuttavia da rimarcare che la disoccupazione è scesa al 5,8%. Pure quella giovanile è diminuita, posizionandosi al 17,7%. Modesta la crescita del Pil, assestatosi allo 0,7%».
Un contesto di generale criticità, dunque, all’interno del quale l’istituto di credito di piazza Garibaldi ha continuato a lavorare a favore della propria clientela mirando all’eccellenza. Un impegno reso possibile dallo spirito di squadra dei 3.711 dipendenti del Gruppo (aumentati di 129 unità).
Il 2024 ha fatto registrare una vistosa crescita nell’attività bancaria caratteristica, vale a dire margine di interesse e commissioni, in uno con il buon risultato nelle operazioni di finanza. Anche le società del Gruppo – Bps (Suisse) SA, Factorit e BNT-Banca – chiudono positivamente i rispettivi bilanci.
Gli indicatori patrimoniali
«In attesa di tirare le fila dei conti - scrivono Pedranzini e Venosta -, anticipiamo che le risultanze al 31 dicembre 2024 del nostro Gruppo, rispecchiando numeri in progresso, fanno presagire un utile netto d’esercizio, migliore di quello dell’anno precedente».
I ratio patrimoniali sono andati oltre i requisiti richiesti dall’Autorità di vigilanza, posizionando la Popolare su livelli di eccellenza, sia nel panorama bancario italiano e sia in quello europeo.
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