Portare in barca i turisti: ecco come si può fare

Professioni Due strade: attività occasionale (43 giorni all’anno) o partita Iva. Attenzione ai requisiti e ai permessi: il business gira, ma controlli frequenti

Taxi boat, noleggio con conducente, noleggio senza conducente e senza nemmeno necessità di avere la patente nautica, se la barca è sotto i 40 cv. L’offerta turistica per godersi il lago direttamente dal lago è amplissima e, negli ultimi anni, è cresciuta in misura esponenziale, forse anche troppo, ammette qualche addetto ai lavori.

C’è chi fa questo lavoro in maniera professionale aprendo una partita Iva o con prestazione occasionale, e chi si è avvicinato negli ultimi tempi, vista l’esplosione del turismo: una scelta che, fino a ora, è sicuramente stata vincente perché il lavoro sembra esserci per tutti, almeno per ora. C’è infatti chi inizia ad avere il timore che la bolla turistica possa esplodere tra qualche anno, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe. Al momento, però, il rischio appare ancora lontano, occorre comunque fare delle distinzioni tra i tipi di offerta.

Due opzioni

Chi non lo fa come prima occupazione, può optare per il noleggio occasionale, con prestazioni per un massimo di 42 giorni l’anno (che, nel periodo estivo, non sono pochi), ma comunque non considerata attività commerciale. Basta avere, oltre alla patente nautica da almeno tre anni, una barca che deve essere immatricolata alla motorizzazione civile, poi va scaricato un modulo da compilare a ogni tour e spedito prima della partenza all’Agenzia delle Entrate e alla Capitaneria di porto di Genova indicando i dati dei clienti, l’incasso, le ore di navigazione. Per gli altri giorni dell’anno, la barca può essere sfruttata per uso privato dal proprietario. Non serve, in questo caso, aprire la partita Iva.

Le targhe

Chi lo fa in maniera professionale, invece, deve aprire la partita Iva e richiedere la targa all’Autorità di Bacino e, in questo caso, la barca si può usare solo per il trasporto dei clienti e non ad uso da diporto privato. Ci sono quindi le barche con azienda targate CON (sono i taxi boat ufficiali con regolare licenza rilasciata dal Comune di appartenenza) per i quali bisogna avere il titolo di pilota motorista (per ottenere il titolo professionale è necessario un imbarco di sei mesi presso una azienda del settore, l’esame dopo il corso, quindi l’iscrizione al ruolo di Ncc, motori solo a gasolio e revisione biennale delle barche utilizzate) o targate COD, che possono fare solo un noleggio a tempo, partendo e tornando nello stesso punto di imbarco.

«Ce ne sono tante, c’è un surplus di offerta ma sembra che lavorino tutte – commenta Fabio Crivelli, titolare di Como lake boat charter - io svolgo solo il servizio occasionale. In questo momento siamo saturi, ma la richiesta resta comunque molto alta. Fino a due anni fa si lavorava tanto anche con gli Hotel, ora quasi tutti hanno acquistato le loro barche con relativi piloti, ma comunque gli hotel richiedono ancora servizi poiché a volte non sono sufficienti a soddisfare la clientela. Oggi le cifre per un noleggio con conducente partono dai 250 euro l’ora fino ad arrivare a 400, 450 euro l’ora secondo la tipologia di barca e del servizio offerto ma possono arrivare a cifre molto più alte (anche fino a 1000 euro), per una barca storica di extralusso. C’è una concorrenza altissima e, da un mese, è arrivata anche la Capitaneria di porto per affiancare nei controlli le forze dell’ordine già operative sul nostro lago, controlli vocati affinché tutti gli operatori svolgano la professione nel pieno rispetto delle regole e della sicurezza. Io navigo da più di 40 anni, c’è chi non l’ha mai fatto e si improvvisa. Auspico che vengano colmati i vuoti legislativi in questo settore».

Com’è un classico tour? «La richiesta maggiore è la villa di Clooney a Laglio, il mio tour classico partendo da Como si svolge cosi: velocità al minimo navigando in zona portuale, Tempio Voltiano, Monumento ai Caduti, Villa Olmo, Villa d’Este e Villa Erba, poi la ex Villa Versace, quindi si arriva alla villa di Clooney. Io a quel punto aumento l’andatura e arrivo all’orrido di Nesso dove è obbligatorio restare a 150 metri dalla costa, poi si va a vedere l’isola Comacina e villa Balbianello, poi dritto fino a Bellagio. Con due ore, invece, si va all’isola e si torna. C’è chi chiede anche 8 ore, giornata piena con soste per nuotare ma, secondo me, il giro perfetto è di tre ore, poi molti si stancano e si attaccano ai telefonini perdendosi il bello della costa opposta nel ritorno».

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