Produzione tipica. Candidati al marchio
la Lucia e il mobile di Cantù

Made in Como I percorsi per la certificazione “Ig” portati avanti a livello Ue da Confartigianato Como. Idee per le maschere di Schignano e il distretto tessile

Le Indicazioni Geografiche, Ig, che finora erano utilizzate principalmente per l’agroalimentare, sono state estese ai prodotti artigianali e industriali le cui qualità siano essenzialmente legate alla zona di produzione. L’accordo tra Consiglio e Parlamento europeo sulla redazione dell’apposito regolamento, è stato raggiunto negli ultimi mesi.

Il regolamento

Il regolamento in questione mira a istituire una protezione delle Ig direttamente applicabile per i prodotti a livello dell’Ue, che integri quella già esistente per le Ig nel settore agricolo: «La protezione per questi prodotti porterà a una maggiore innovazione e maggiori investimenti nell’artigianato, aiutando gli artigiani e i produttori, specialmente le pmi, a promuovere e tutelare il loro know-how tradizionale a livello europeo, nel rispetto delle norme dell’Ue in materia di concorrenza» sottolinea Roberto Galli, presidente di Confartigianato Imprese Como. In Italia esistono 855 prodotti agroalimentari e vini certificati Dop, Igp, Stg, Doc, Docg e Igt.

Confartigianato Como ha avviato due percorsi, con il supporto del sistema nazionale e in collaborazione con l’Ufficio Affari Europei di Confartigianato, proponendo la candidatura di due prodotti: “Il Mobile di Cantù” e “La Barca Lucia”. «Il primo rappresenta il distretto del mobile e più in generale dell’arredamento su misura, tipico della città di Cantù e del territorio canturino, un settore che per la provincia di Como è un fiore all’occhiello e coinvolge numerosissime aziende, con relativi addetti. Nel rispetto dei requisiti previsti dal Regolamento si ritiene fondamentale ambire a un riconoscimento per una filiera che opera in tutto il mondo, valorizzando l’eccellenza del distretto».

L’imbarcazione Lucia, storicamente la barca del Lago di Como «Rappresenta un elemento di unione tra il passato e il presente del territorio dove molti cantieri navali attivi producono ancora oggi questo mezzo, riconoscibile in tutto il mondo. Anche in questo caso, l’auspicio è che venga riconosciuto il forte legame con il territorio valorizzando questo simbolo perché diventi distintivo così come è accaduto per la gondola a Venezia».

L’idea è di perseguire il medesimo percorso per promuovere le “Maschere di Schignano” «borgo del Lario in cui l’attività di produzione di maschere in legno, rappresentative dei mestieri, è diventata una tradizione radicata e tramandata da generazioni». Confartigianato Como sta lavorando per redigere per i prodotti individuati un disciplinare che possa essere valutato dalla commissione nazionale e a seguire internazionale. L’obiettivo è concludere il percorso di candidatura tra settembre e ottobre.

I contenuti

Sempre con il fine di valorizzare i distretti e le tipicità che rendono il territorio comasco riconosciuto nel mondo, l’associazione di categoria si sta adoperando per candidare anche il distretto tessile «altrettanto rappresentativo della provincia, ponendo particolare attenzione all’attività di disegno su tessuto e alla produzione di accessori in seta e non solo, come le cravatte. La valutazione verte sulla distinzione tra prodotto e servizio, per quest’ultimo è necessario intraprendere il percorso di riconoscimento della proprietà intellettuale».

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