Sanità, cura digitale. «Per svecchiarla
il 45% del Pnrr»

The Great Challenge Il ministro Schillaci a Villa Erba ha illustrato le “terapie”: fascicolo sanitario telemedicina

L’Africa è stata coprotagonista, insieme all’AI, dell’evento Como Lake 2024. The Great Challenge, oggi alla sua giornata conclusiva, perché lo sviluppo del continente può essere accompagnato e amplificato dall’utilizzo delle soluzioni digitali già a disposizione.

A più voci, gli esperti che sono intervenuti a Cernobbio in questi giorni hanno sostenuto che gli strumenti in grado di imprimere un’accelerazione allo sviluppo di una parte del continente africano esistono e sono da ricercarsi nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale e delle sue applicazioni.

Il viceministro degli Esteri

In particolare ieri è stato in particolare oggi Edmondo Cirielli, vice ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale che, citando il Piano Mattei per l’Africa, ha detto che è cambiato l’approccio dell’Italia nei confronti dei Paesi africani.

Vista l’inconcludenza di quanto è stato fatto finora si è ritenuto di dover cambiare strategia e, in questa nuova logica, ha fatto un appello agli imprenditori presenti a Cernobbio «perché - ha spiegato il viceministro - serve agire sulle infrastrutture, sulla formazione e anche sulla salute per concorrete a far crescere nei paesi africani un ceto medio capace di essere protagonista di quell’accelerazione economica che ci aspettiamo e per la quale ci sono le premesse».

Non solo, serve un ceto medio africano anche per avere degli interlocutori in quei paesi che possano essere solidi e credibili per un rapporto di reciprocità con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Agli imprenditori Edmondo Cirielli ha detto che servono soprattutto idee, partecipazione e capacità di mettere in atto dei progetti ed è proprio in eventi come quello di LakeComo2024 sono l’occasione ideale dove gli incontri possono poi stimolare delle relazioni e partnership concrete e fattive. Sempre di Africa aveva accennato in mattinata anche il ministro della Salute Orazio Schillaci che si è focalizzato nel suo intervento sugli investimenti a seguito del Pnrr, ma anche attraverso altre leve, volti a costruire un’infrastruttura digitale moderna per il nostro servizio sanitario.

Il piano 5.0 per la salute

«Le sfide da affrontare sono legate all’invecchiamento della popolazione e ai nuovi bisogni della salute. In tutto questo la progressiva digitalizzazione dei sistemi è decisiva – ha spiegato il ministro Schillaci – il 45% dei fondi del Pnrr per la salute è dedicato alla digitalizzazione.

In particolare sono in atto gli interventi per innovare le apparecchiature ospedaliere. Se la scadenza è stata posta nel 2026, dal nostro monitoraggio risulta che oltre il 90% di macchinari è già stato ordinato e più del 60% sono già stati consegnati, sono operativi e al servizio dei cittadini». Un’attenzione specifica e particolare è riservata poi alla sicurezza degli operatori nei pronto soccorso. «È prevista l’opportunità di utilizzare risorse ancora non impegnate per sistemi utili alla sicurezza degli operatori che lavorano nei pronti soccorso – ha infatti aggiunto il ministro - le risorse devono aiutarci ad affrontare questioni di fondo come questa, cruciale per garantire la tenuta del sistema. In questa direzione riteniamo sia importante incrementare i sistemi di videosorveglianza e di telemedicina, con la rimodulazione del Pnrr, le risorse a disposizione sono ulteriormente aumentate».

Non tutto si gioca sul filo dell’emergenza, per quanto riguarda il fascicolo sanitario l’Italia vanta un primato rispetto agli altri paesi europei. «Si tratta di uno strumento molto evoluto – ha spiegato Orazio Schillaci - diffuso sul territorio con dati e funzionalità complesse, per una presa in carico personalizzata e multidisciplinare dei pazienti. Serve però la costruzione di un’infrastruttura digitale, un ecosistema dei dati sanitari che consenta un utilizzo più ampio del fascicolo, nel rigoroso rispetto dei dati personali e nella protezione delle informazioni sensibili». L’appuntamento di Cernobbio dedicato al digitale, alla sua seconda edizione e destinato a ripetersi negli anni, diventa quindi il contesto ideale per intercettare in modo trasversale tutti gli ambiti che stanno subendo l’impatto della rivoluzione digitale per mettere a sistema soluzioni, buone prassi, attenzioni e anche cautele normative e non solo.

«È un appuntamento importante e prezioso – ha quindi concluso il suo intervento il ministro della Salute - e i contributi in questi lavori a Como Lake 2024 sono utili per migliorare nel suo complesso il nostro sistema sanitario nazionale».

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