Scoprire il lago su un e-scooter. L’esperienza della “dolce vita”

La sfida Freely, base a Moltrasio, è nata un anno fa per offrire ai turisti il paesaggio in modalità green e slow. «Target tipico? Coppie dai 25 ai 35 anni, in luna di miele»

«Per capire che cos’è Freely si può partire da cosa non è: non si tratta di un semplice servizio di scooter rental, quella che stiamo costruendo è un’esperienza turistica». Lo racconta Edoardo Noseda, co-founder insieme ad Ilaria D’Amico di Freely, startup comasca nata nel maggio del 2023. Freely mette a disposizione dei turisti moto elettriche (e-scooter), affiancando al rental dei veicoli un servizio di delivery e una ricca scelta di tour guidati. «L’offerta di Freely - spiega Noseda - così diversificata, è un modo per esprimere il modo in cui noi abbiamo sempre vissuto il lago».

Infatti i due giovani soci hanno avuto l’idea che sta dietro a Freely partendo dalle proprie abitudini, visto che già da anni amavano percorrere il lungolago usando come mezzo di trasporto una moto elettrica. «Col tempo ci siamo resi conto che la nostra moto attirava l’attenzione - ricorda Ilaria D’Amico - perché a differenza delle altre era estremamente silenziosa. Allora abbiamo pensato che il nostro stile di vita poteva essere interessante e comodo anche per altri, considerato che sul lago è comunque piuttosto difficile muoversi e i turisti possono trovarsi spaesati. Così abbiamo avviato la startup. Ci ispiriamo ad un ideale di vacanza sostenibile, tranquilla, centrata sul divertimento e sul rispetto dell’ambiente».

Appena nata Freely ha lavorato al design delle sue moto, cercando un’estetica elegante e pulita, uno stile vagamente retrò che richiamasse l’atmosfera della dolce vita. «Come sapete la nostra moto è silenziosa ed essendo elettrica, non puzza, il che rende l’esperienza ancora più bella: mentre si guida - precisa D’Amico - si sentono i rumori del lago, il profumo dei fiori, i suoni della natura. Inoltre, cosa non secondaria, mentre guidano le persone possono comunicare tra loro facilmente, senza urlare. In più, non va particolarmente veloce, la nostra è una filosofia slow: vogliamo che le persone si godano il lago e si immergano nel paesaggio, connettendosi con la natura. Infine è anche semplice da usare, performante ed esteticamente bella, il che contribuisce a creare un’atmosfera piacevole».

I mezzi sono poi stati posizionati dove i potenziali clienti li potessero vedere, ad esempio nelle hall degli hotel a 4 Stelle, dato il target abbastanza elevato del servizio. «Solitamente il percorso è questo - spiega ancora D’Amico - il cliente vede la moto all’ingresso dell’albergo dove soggiorna, poi può decidere di utilizzarla prenotando tutto online. Per noi era importante che il momento del rental fosse comodo, infatti il cliente può concludere la prenotazione anche dal ristorante mentre aspetta l’aperitivo, usando il telefono. Quando arriva poi la mail di conferma, è sufficiente mostrarla al personale dell’hotel».

Il primo anno è andato bene, Freely ha passato il test del lancio. Ora D’Amico e Noseda stanno già provando ad ampliare il pubblico, lavorando ad un format che esca dagli hotel e riesca a far arrivare le moto anche nei b&b e nelle case vacanzei. «Ci siamo accorti che il progetto ha un grande potenziale - aggiunge Noseda - perché i nostri clienti hanno davvero vissuto un po’ della “dolce vita” che cercano in Italia e ne sono rimasti entusiasti. Ora, per raggiungere più persone, proponiamo anche un servizio di scooter delivery su richiesta». Grazie a questa opzione, tramite il sito di Freely è possibile farsi portare la moto direttamente dal personale Freely nel luogo prescelto, in modo da poter partire dal proprio b&b.

Il target

Con il tempo Noseda e d’Amico sono anche riusciti a capire qual è il target perfetto per i servizi proposti da Freely, dal rental ai tour guidati in moto. Anche se incontrano persone di tutte le età, per la maggior parte si tratta di coppie tra i 25 e i 35, spesso in luna di miele o comunque sposati da poco. Sono benestanti, innamorati e quasi sempre americani. «Cercano un’esperienza avventurosa - conclude D’Amico - e sono anche persone molto affabili e disponibili, che hanno davvero voglia di conoscere meglio il territorio».

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