Semestrale di Gentili Mosconi. Ricavi a 22,7 milioni e margini più alti

Il bilancio Tengono gli accessori, in calo le vendite dei tessuti che soffrono la crisi del lusso. Gentili: «La resilienza del Gruppo ci ha aiutato a contenere la flessione generale del mercato»

Migliorano i margini ma non i ricavi di Gentili Mosconi nei primi sei mesi del 2024: il Gruppo di Casnate con Bernate ha chiuso il semestre con ricavi pari a 22,7 milioni di euro, rispetto ai 27,3 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio. La flessione del 16,6%, rispecchia l’onda che sta travolgendo il mondo della moda affondando ben più pesantemente i conti delle realtà più in maggiore sofferenza.

Il trend negativo ha riguardato in particolare le vendite dei tessuti, mentre le vendite di accessori hanno tenuto. Proprio questa linea di business, più redditizia per il Gruppo, ha consentito un miglioramento di circa 3 punti percentuali del margine industriale pari al 52,5% rispetto al 49,5% dello stesso periodo del 2023.

I numeri

L’adjusted Ebitda è pari a 2,7 milioni di euro, rispetto a 5,4 milioni di euro nel primo semestre del precedente esercizio. L’adjusted Ebitda Margin è pari a 11,8% dei ricavi rispetto al 19,9% del 2023.L’andamento è impattato principalmente alla flessione dei volumi di vendita, oltre che dal consolidamento di Tintoria Comacina, azienda rilevata lo scorso marzo, dove Gentili Mosconi sta lavorando alla riorganizzazione per l’efficientamento dei processi, al fine di avviare le importanti sinergie con il Gruppo.

L’utile netto è pari a circa 1,8 milioni euro rispetto ai 3,8 milioni nel primo semestre del 2023, al lordo dei costi e oneri accessori legati alla IPO e pari a 0,4 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta “cash positive” per 15,9 milioni di euro rispetto ai17,1 milioni di euro al 31/12/23.

Così Francesco Gentili, presidente e ceo del Gruppo commentato il bilancio della società: «I risultati approvati oggi riflettono l’andamento globale del mercato del lusso in cui operiamo, che risente in maniera significativa del calo dei consumi in Cina, oltre che di costi logistici ed energetici in aumento, situazione che ci aspettiamo permanga per tutto il 2024. Tuttavia, grazie alla resilienza del Gruppo siamo riusciti a contenere questa flessione generalizzata al di sotto della media del distretto di appartenenza, e in generale del mercato della moda di lusso, grazie a una gestione ottimale del processo produttivo, rispondendo alle esigenze crescenti di maggiore flessibilità del mercato».

Gli investimenti

Non cambia la strategia sugli investimenti: «Continueremo a concentrarci nell’attenta gestione della società oltre che nell’efficientamento di Tintoria Comacina, al fine di mettere a sistema le sinergie attese, proseguendo negli investimenti volti a ottimizzare i processi produttivi per essere pronti alla ripresa del settore, che auspichiamo a partire dal 2025 - dice Gentili - in quest’ottica, abbiamo inaugurato a inizio settembre il nuovo polo logistico, 4.400mq di nuovi magazzini e uffici, razionalizzando ed efficientando gli spazi utilizzati anche al fine di ampliare la superficie dedicata ai nostri preziosi archivi, che restano una leva competitiva unica. Questo ci permetterà di avere ritorni in efficienza e marginalità, consentendo inoltre di migliorarne la fruibilità ai nostri clienti. Rimaniamo certamente focalizzati sul nostro percorso di crescita per linee esterne, nelle sue varie espressioni, nell’arte come nel fashion design, supportando la creatività dei giovani talenti».

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