
Economia / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 25 Aprile 2025
Settore tessile in crisi. Cassa a zero ore in una sede di Imprima
La vertenza La decisione coinvolge il 50% dei lavoratori nello stabilimento del Gruppo a Lonate Pozzolo. I sindacati: «Assenza di un piano industriale credibile»
Bulgarograsso
Si allarga l’ombra della crisi nel settore del tessile-abbigliamento. In questi giorni sta crescendo la tensione sindacale in Imprima, gruppo specializzato nel settore della stampa tessile con siti produttivi a Lonate Pozzolo e Bulgarograsso, e unità di conversione in altri due siti comaschi (B-Blosson e Guarisco) e a Fiano Romano (S.E.T.). Lo scorso ottobre l’azienda, a fronte di una contingenza di mercato particolarmente critica, ha attivato la cassa integrazione straordinaria che, sino a un paio di settimane fa, è stata utilizzata in misura minima (alcuni giorni al mese) in tutte le sedi coinvolgendo i circa trecento lavoratori.
L’accelerazione
La strategia è cambiata una decina di giorni fa quando, in concomitanza con un guasto tecnica a una caldaia nello stabilimento di Lonate Pozzolo, l’azienda ha deciso di collocare in cassa a zero ore circa il 50% (una cinquantina di persone) dei lavoratori della sede in provincia di Varese. «Un pretesto» secondo Antonio Monsurrò componente della segreteria della Femca Cisl dei Laghi. In una nota unitaria diffusa ieri le organizzazioni sindacali attaccano duramente l’azienda per la scelta su Lonate e in generale per le modalità con cui sta affrontando le difficoltà del settore. «Non è un momento facile per nessuno - continua Monsurrò - ma siamo preoccupati, manca un piano industriale che dia una prospettiva credibile, manca la volontà fare investimenti».
Alle spalle sei mesi di costante quanto infruttuoso confronto (ieri non è stato possibile raccogliere la voce dell’azienda): «Nel mese di ottobre 2024, nonostante l’opposizione delle organizzazioni sindacali, l’azienda ha attivato la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, avviando contemporaneamente una procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa, come previsto dal Codice della crisi entrato in vigore nel 2022. Il vaso è colmo» afferma sempre Monsurrò.
Il confronto
La situazione, secondo il sindacato, invece di migliorare, è progressivamente peggiorata. «Abbiamo sottoscritto l’accordo per la cassa integrazione straordinaria in un’ottica di responsabilità, con l’obiettivo di tutelare l’occupazione e garantire la sostenibilità nel lungo periodo. Riteniamo però fondamentale che tale strumento venga utilizzato in modo coerente con le reali esigenze produttive e in maniera equilibrata, per non gravare ulteriormente sui lavoratori, già fortemente provati dalla crisi del settore e dal crescente aumento dei costi - dichiara Cinzia Francescucci, segretaria generale della Filctem Cgil di Como - abbiamo, inoltre, più volte richiesto che l’esperta nominata per la composizione negoziata, partecipasse agli incontri di monitoraggio, senza ottenere riscontri concreti».
Secondo Carlo Dovico, della segreteria Filctem Cgil di Varese «l’apertura di un vero tavolo di crisi avrebbe chiarito come il piano industriale presentato per ottenere la Cassa Integrazione fosse, nei fatti, privo di credibilità. Una strategia che si è dimostrata più orientata a rinviare i problemi che a risolverli».
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto con urgenza l’apertura di un tavolo di confronto «serio, formale e vincolante», volto alla salvaguardia occupazionale e al mantenimento delle professionalità acquisite.
Fondato nel 2016 grazie agli investimenti di Wise Equity SGR, il gruppo Imprima è cresciuto rapidamente, integrando diverse realtà aziendali con una lunga tradizione nel settore tessile. Imprima si posiziona sul mercato come un operatore di rilievo, attivo sia nel segmento “Collection” che in quello “Fast-fashion”, offrendo un’ampia gamma di tessuti stampati e capi finiti. Oltre alla presenza produttiva in Italia, il gruppo vanta un hub logistico a Caronno Pertusella e strutture commerciali in Francia, Germania, Marocco, Stati Uniti, Brasile e Cina.
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