Soliani Emc di Como. Primo maxi progetto nel settore navale

L’accordo La fornitura al cantiere ligure Baglietto di soluzioni ingegneristiche e materiale schermante. Commessa della Marina militare per due imbarcazioni

Cresce il raggio di azione di Soliani EMC, società da oltre trent’anni specializzata nelle soluzioni schermanti. In virtù di contratto con Baglietto Spa, storico cantiere con base a La Spezia, l’azienda comasca entra nel settore navale della difesa impegnandosi a fornire supporto ingegneristico e materiali. L’accordo è legato allo sviluppo di scafi leggeri veloci e compatti  in composito con una spiccata attenzione alla protezione dai campi elettromagnetici  e dell’ elettronica di bordo  attraverso   l’utilizzo di sistemi all’avanguardia in radio frequenza solitamente utilizzati in scafi di maggior dimensione.

Baglietto si è aggiudicata la commessa per la fornitura alla Marina Militare per il tramite di Fincantieri di due unità di proiezione veloce di tipo “C Boat”.

I modelli

Queste due nuove imbarcazioni faranno parte della dotazione della nuova LHD Trieste. La società spezzina ha una radicata tradizione nella costruzione di unità navali per la Marina che risale agli inizi della sua storia, dagli storici Mas delle due Guerre mondiali alle più recenti motovedette utilizzate dalla Guardia di Finanza, e ha visto il cantiere produrre imbarcazioni per le più grandi marine a livello globale. Questo risultato non rappresenta solo la continuità con il passato, ma anche un importante riconoscimento per i grandi sforzi che Baglietto, con la Divisione Navy, ha dedicato al settore negli ultimi anni.

Le due unità  sono state realizzate in materiale composito, ed equipaggiate con un propulsore composto da due motori da 800 Hp, che  permettono alle nuove imbarcazioni di raggiungere una velocità massima di 40 nodi, mentre quella di crociera  è di 35 nodi.

La plancia  ospita tre membri di equipaggio, mentre il locale truppa, grazie all’utilizzo di sedili  abbattibili, può ospitare  18  operatori della Brigata Marina San Marco.

«Siamo produttori di schermature elettromagnetiche e - dice l’amministratore delegato Alessandro Soliani - grazie al nostro know how copriamo tutta la filiera, partendo dalla materia prima fino al prodotto finito».

Il fatturato

Con un fatturato che per il 60% deriva dal mercato italiano e per il 40% da quello estero, principalmente con clienti europei, americani e brasiliani, la Soliani è entrata anche in Australia fornendo soluzioni per il settore aeronautico.

«Siamo una pmi nata negli anni ‘80, io rappresento la seconda generazione, mentre mio padre Ivano è oggi presidente della società - continua l’ad - negli anni avremmo potuto diversificare la produzione, ma abbiamo preferito rimanere ancorati al mondo delle schermature per rimanere leader in questo campo ed essere un punto di riferimento non solo sul territorio nazionale».

Settori operativi della Soliani Emc sono l’automotive, il militare, l’aeronautico; il mondo degli automatismi e i robot, oltre alle telecomunicazioni civili e militari. Ora il debutto nel campo navale e a partire dal prossimo autunno anche in quello aerospaziale dal momento che con lo sviluppo esponenziale dell’elettronica, i loro prodotti trovano applicazioni sempre più diffuse. «La nostra forza non è offrire una soluzione pronta a catalogo, ma creare una soluzione ad hoc per il cliente in base alle sue diverse esigenze; questo ci è possibile grazie all’investimento che abbiamo fatto nel laboratorio interno dove possiamo fare misure, testare i prodotti, dedicarci alla R&D e preparare il personale all’arte della schermatura elettromagnetica».

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