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Lunedì 09 Dicembre 2024
Torna “Imprese Como”. Tutte le classifiche delle 500 top aziende
La rivista In edicola da mercoledì 11 dicembre il magazine con le classifiche relative al bilancio. Focus e 35 case histories sulle strategie per affrontare il tema energia
Sarà disponibile da domani, in tutte le edicole della provincia di Como, il nuovo numero del magazine “Imprese”, da dieci anni un strumento prezioso per cogliere le tendenze dell’economia comasca.
Il cuore del giornale, al solito, sono le classifiche con le prime cinquecento imprese comasche in base al fatturato dello scorso anno e con le prime cinquanta in base al settore di attività e in base ai principali parametri di bilancio. “Imprese” è in vendita a 4,30 euro in abbinata al quotidiano “La Provincia”. Classifiche, dicevamo, ma non soltanto. Quest’anno, attraverso interviste e 35 case histories aziendali, viene sviluppato il tema dell’energia.

Oggi il prezzo di mercato dell’energia elettrica, anche in Italia, è molto più basso rispetto all’estate 2022, quando si raggiunse l’apice della crisi energetica, pochi mesi dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Tuttavia, nel nostro Paese l’energia continua a costare molto di più rispetto al resto d’Europa.
Nell’ultimo anno, nel nostro Paese, il prezzo dell’energia elettrica è sceso di circa il 10%, ma la diminuzione è stata maggiore in Germania (-18%) e soprattutto in Spagna (-59%) e Francia (-65%). Di conseguenza, le nostre imprese devono sostenere costi maggiori, mettendo a rischio la propria competitività a livello internazionale. Infatti, se a maggio 2023, in Germania, il prezzo dell’energia elettrica era inferiore del 23% rispetto a quello italiano, oggi il gap è diventato del 29%. Risulta ancora più impietoso il confronto con la Spagna, con un differenziale a favore degli iberici passato dal 30% al 68%. La medesima situazione si verifica in Francia: se un anno fa i transalpini beneficiavano di un prezzo del 27% più basso di quello italiano, a maggio 2024 il differenziale è salito al 71%.
E tutto questo si verifica in un momento storico contraddistinto dalla forte crescita delle fonti energetiche rinnovabili. Infatti, secondo un recente rapporto di Terna, ad aprile 2024 oltre la metà (51,2%) del fabbisogno di elettricità è stato coperto dalle rinnovabili: si tratta di una situazione mai verificatasi nel nostro Paese (ad eccezione del 2020, a causa della forte diminuzione della domanda durante la pandemia). Grazie alle abbondanti piogge è raddoppiato il contributo dell’energia idroelettrica (+109% nei primi 4 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023), ma è cresciuta anche la produzione fotovoltaica (+10,7%), eolica (+8,8%), geotermica (+1,8%) e da biomasse (+2,4%). Complessivamente, nel periodo gennaio-aprile, la produzione di energia da fonti rinnovabili è aumentata del 29,7% sul 2023, a fronte di una capacità produttiva salita del 45%.
Le pmi comasche non sono rimaste con le mani in mano. Moltissime sono ad esempio le aziende del settore manifatturiero soprattutto che hanno investito nelle rinnovabili puntando sull’autoproduzione di energia attraverso il fotovoltaico con l’obiettivo di abbattere i costi ma anche le emissioni di CO2.
Nel 2023 la produzione di energia da impianti fotovoltaici nelle imprese, pari a 10.742 GWh, è aumentata del 9,1% rispetto all’anno precedente. La crescita è stata più sostenuta, +15,8%, nelle aziende manifatturiere con un incremento del 20,8% del numero di impianti. Nelle imprese dei servizi la produzione di energia da fotovoltaico è cresciuta del 6,1% con un aumento del 14,9% del numero di impianti.
E nel primo semestre 2024 la corsa è continuata: l’Italia ha messo a segno una crescita del 17,4% della produzione di energia elettrica da solare, piazzandosi al secondo posto nell’Ue, dopo la Polonia.
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