Trasmettere ai ragazzi passione e impegno, la testimonianza dei Maestri del Lavoro

L’intervista I Maestri del lavoro organizzano incontri nelle scuole. Silvio Ghislanzoni: «Non parliamo di ambiti tecnici, ma di atteggiamenti»

Il racconto di una vita in una manciata di minuti: così i Maestri del lavoro di Como e Lecco portano la loro testimonianza agli studenti del territorio. Ed è un’iniziativa che funziona, che raggiunge molto spesso il cuore e la testa dei ragazzi rendendo questi ultimi più forti e consapevoli nel momento delicato di scegliere cosa fare dopo il diploma.

Il console provinciale Silvio Ghislanzoni racconta come, attraverso l’esperienza personale, si riescano a trasmettere i valori universali della responsabilità e del senso del dovere, oltre alla passione per il lavoro ben fatto.

Come riesce a trasferire l’entusiasmo a ragazzi di 15, 16 anni?

Cerco di dare loro le leve per affrontare il primo ingresso in azienda, preparandoli sugli argomenti richiesti nei colloqui di selezione. Parlo delle competenze che le aziende cercano in tutti i settori, non solo negli ambiti tecnici o amministrativi, e sottolineo l’importanza di sviluppare le proprie attitudini personali. Le aziende premiano chi eccelle in ciò che fa meglio e questo vale in tutti i campi aziendali. Ho lavorato in varie posizioni: dalla ricerca e sviluppo, alla formazione degli ingegneri, dal campo tecnico a quello legale. Quando parlo con i ragazzi, non entro troppo nei dettagli tecnici, ma condivido ciò che ho vissuto per dare valore all’insegnamento dei loro professori. Lo scopo è testimoniare esperienze e valori che vadano a integrare l’educazione scolastica.

Si ricorda di un episodio in cui ha capito che un suo intervento è stato incisivo per le scelte future di uno studente?

Ricordo il caso di Camilla Astori, una studentessa che, dopo una lezione di orientamento, ha deciso di approfondire le materie Stem e intraprendere, dopo il diploma, ingegneria. Un altro caso molto commuovente è stato quello di un ragazzo che, avendo perso i suoi nonni, ha detto che le nostre testimonianze gli hanno insegnato ciò che avrebbe potuto imparare da loro. Sono tanti gli episodi che dimostrano come le nostre lezioni realmente influenzano e ispirano i giovani, aiutandoli a fare scelte consapevoli per il loro futuro professionale ma non solo.

Di cosa si occupano gli altri Maestri del Lavoro che incontrano i ragazzi?

Siamo un gruppo eterogeneo con competenze varie, dall’energia al turismo, dall’aeronautica alla logistica. Ognuno porta la sua esperienza per arricchire il bagaglio di conoscenze dei ragazzi. Ad esempio, un nostro collega ha parlato della corrente elettrica in modo pratico e coinvolgente, dando concretezza alle conoscenze apprese a scuola. Allo stesso modo, chi ha lavorato in fabbrica fornisce testimonianze su come ha apportato innovazioni e soluzioni geniali nel suo campo, dimostrando che ognuno può fare la differenza.

Nel suo caso particolare, qual è stata la sua carriera e come può essere di ispirazione?

Ho iniziato come ragioniere in un’azienda italiana che faceva torri da elettrodotto. Poi mi sono iscritto all’università, a economia e commercio, e ho iniziato a lavorare e studiare contemporaneamente.

Dopo 12 anni di carriera, occupandomi di quasi tutte le attività del settore amministrazione, finanza, controllo e tasse, sono diventato prima dirigente e poi direttore centrale finanza e controllo di quella che era la Sae, Società Anonima Elettrificazione, con cantieri in tutto il mondo e io viaggiavo per gestire l’amministrazione. Mi sono fatto le ossa così, ho dimostrato di apprezzare il lavoro ben fatto e grazie a questo sono stato aiutato a crescere. Non mi sono mai tirato indietro dalle sfide e il mio motto era “resistere, soffrire e risolvere i problemi”. Durante la mia carriera ho sempre colto le opportunità, anche se inizialmente sembravano difficili e poco redditizie, ma erano quelle che mi permettevano di fare esperienza.La Sae ha poi acquistato una concorrente italiana gestita dalla Fiat e dalla General Electric. Le due società si sono fuse e io ho ricoperto il ruolo di direttore amministrativo e finanziario delle due società. Nel 1990, quando il gruppo ABB si è costituito, ha assunto la responsabilità della direzione amministrazione, finanza e controllo di tutte le società del gruppo in Italia. Ho seguito il processo di integrazione societaria. Durante il periodo di Tangentopoli, ho visto quando siano importanti nel lavoro i valori etici, fondamentali per un arricchimento duraturo. Sono poi stato trasferito a Zurigo, dove ho lavorato negli ultimi 15 anni della mia carriera. Nel complesso, aiutare a creare una cultura aziendale basata su comportamenti corretti mi ha dato grande soddisfazione.

L’iniziativa degli incontri nelle scuole di tutta Italia della Federazione dei Maestri del lavoro ha il riconoscimento del Ministero dell’istruzione e del merito: come è nato questo legame?

Il Ministero mira a migliorare le competenze e conoscenze dei ragazzi e noi cerchiamo di coniugare l’istruzione con le esigenze del mercato del lavoro. Offriamo suggerimenti sull’orientamento in base alle necessità del territorio, affinché i ragazzi possano trovare lavoro più facilmente. Ad esempio, se il territorio richiede personale specializzato in meccatronica o turismo, li orientiamo verso queste professioni.

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