La sfida della “casa giusta”. Tre cantieri in chiusura per il Consorzio Abitare

Cooperazione Interventi a Como,Maslianico e Saronno. L’architetto Michele Roda è il nuovo presidente

La casa come fattore primario di coesione sociale e di risposta alla crisi del sistema, così intensa soprattutto nei maggiori centri dei nostri territori e nelle aree turistiche (dove prezzi alti e scarsa disponibilità sono i due effetti correlati di un circolo vizioso la cui dinamica appare in alcuni casi ormai fuori controllo). Modelli di abitare più integrati, ibridi e adatti alle esigenze della nostra società, anche in termini di usi contemporanei e di flessibilità. E ancora, la rigenerazione urbana come azione prioritaria per centrare gli obiettivi di sostenibilità energetica ed ambientale, riportando le comunità al centro dei percorsi decisionali.

Sono le sfide del Consorzio Abitare che - dopo 20 anni di attività - rilancia la sua attività con l’ambizione di essere sempre più uno strumento di supporto alle cooperative di abitazione per sviluppare progetti che abbiano l’obiettivo di offrire ai soci alloggi di qualità, a prezzi inferiori rispetto al mercato privato, contribuendo contemporaneamente a riqualificare frammenti di paesi e città per offrire habitat ritrovati e di alto valore collettivo e sociale. In questo senso sono fondamentali le interlocuzioni e i rapporti con amministrazioni locali per cui il tema della “casa giusta” sembra tornare finalmente ad essere una priorità politica.

L’assemblea dei soci è stata l’occasione per un bilancio delle iniziative in corso. «Tre cantieri importanti di nostre cooperative stanno entrando nella fase conclusiva, con la consegna degli alloggi ai soci prevista nel 2025 – spiega Bruno Rampoldi, l’amministratore delegato – Sono interventi che ben disegnano il nostro impegno, che è globale nelle istanze ma locale nelle declinazioni: a Saronno, nell’area della ex Cantoni, 60 famiglie contribuiranno a riportare vita e identità in un’area dismessa. A Como, in via Valleggio, l’edificio in corso di realizzazione per 16 famiglie si trova in un quartiere particolarmente vitale e in forte trasformazione. A Maslianico, a pochi passi dalla frontiera con la Svizzera, l’intervento in corso è più piccolo e testimonia come sia possibile un’integrazione tra la valorizzazione del tessuto urbano esistente con una nuova costruzione».

L’assemblea ha deliberato il rinnovo del consiglio di amministrazione che rispetto al triennio precedente (confermati, oltre a Rampoldi, Patrizio Tambini e Stefano Panzetta) viene integrato da Davide Gabbana e Michele Roda, architetto, che assume la carica di presidente: «Cooperare significa prendersi cura delle esigenze e dalle aspettative e, insieme, progettare e attuare risposte possibili. Il Consorzio Abitare ha una missione precisa: occuparsi dei luoghi, sia fisici che sociali. Nelle nostre comunità troviamo un urgente e crescente bisogno di case, più belle e più giuste, personalizzate e trasformabili, accessibili sia economicamente che in senso spaziale. E nei nostri territori vediamo tante situazioni di abbandono e di degrado. Dobbiamo essere capaci di tenere insieme questi fattori per progettare interventi di rigenerazione. Come sta succedendo alla Tintostamperia della Val Mulini a Como, all’ex Macello di Varese, alla Cantoni di Saronno. Ma ci sono tanti altri luoghi dove il nostro impegno sarà rivolto in questi anni a proporre soluzioni per un abitare diverso, solidale e ambientalmente responsabile».

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