A Sormano in arrivo 70 migranti. Il sindaco: «Preoccupazione in paese»

Il caso Ieri le prime 45 persone sono entrate nella struttura di proprietà dell’opera Don Guanella. Sormani: «Decisione che ci stupisce, anche perché è arrivata proprio in piena stagione turistica»

Una piccola invasione per la tranquilla comunità di Sormano con l’arrivo di una  settantina di immigrati. In pratica Sormano vedrà in questo caldo mese di agosto, in cui peraltro i già pochi servizi sono attivi in forma ridotta, aumentare di oltre il 10% la sua popolazione di 600 abitanti in gran parte sopra i 60 anni. In un mese per altro caratterizzato dal turismo in particolare da Milano e hinterland.

Gli arrivi

Già ieri 45 migranti hanno preso possesso della ex casa della famiglia di Giovanni Testori, ora la struttura è di proprietà dell’Opera Don Guanella che l’ha affittata alla Cooperativa Intesa sociale. Pare si debba raggiungere le 70 persone ospitate nelle prossime settimane, la prossima settimana a Sormano dovrebbe arrivare anche il prefetto Andrea Polichetti

Il sindaco Giuseppe Sormani ha informato i suoi cittadini il 31 luglio e già nella giornata di ieri il suo telefono ha squillato diverse volte per le chiamate di residenti preoccupati. Il sindaco di Sormano è preoccupato a sua volta per una serie di motivazioni: «La prima e più evidente è il rapporto tra la popolazione e il numero di migranti, per altro il 40% dei sormanesi hanno oltre 60 anni. C’è poi anche la logica di un turismo attento a queste situazioni, sono abbastanza stupito di questa decisione della prefettura presa in piena stagione turistica, con l’arrivo di questi 45 migranti il primo agosto, in un contesto come quello di Sormano. Si parla di un numero definitivo che dovrebbe essere tra i 60 e 70, poi dopo il vostro interessamento pare si sia scesi a 50, vedremo cosa accadrà. Siamo comunque in un’area centrale del paese a pochi passi dal parco giochi e dalla piazza principale, in un contesto completamente diverso da quello a cui sono abituati queste persone. A Sormano non ci sono trasporti pubblici funzionanti e puntuali, non c’è un assistenza sanitaria, non c’è un vigile».

«Scelta delicata»

«Mi sembra una scelta quanto meno delicata in considerazione poi del fatto che un’esperienza simile l’avevamo già avuta sempre nella stessa struttura e non era stata buona». Stupisce anche pensare che la struttura che ospiterà i migranti sia la ex casa di Giovanni Testori, in occasione dei cento anni dalla nascita: «Per quanto mi riguarda ho già ricevuto diverse telefonate da parte di cittadini preoccupati, per me queste persone possono essere anche le più brave al mondo ma sono situazione e contesto a darci qualche preoccupazione: il numero mi sembra eccessivo se arriveranno i 60/70 annunciati – continua il sindaco -. D’altra parte il Comune non si poteva opporre, non li abbiamo chiesti ma possiamo anche capire le difficoltà della prefettura e di chi deve gestire questa situazione». Da Como, dalla Prefettura, sono arrivate delle rassicurazioni: «Per quanto riguarda la sicurezza il Comune è in contatto con la Prefettura e i carabinieri, faremo di tutto per mantenere la situazione sotto controllo. L’attenzione della Prefettura è dimostrata anche dalla prevista visita del Prefetto a Sormano settimana prossima», conclude Sormani.

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