Aggiungi un posto a tavola
E a cucinare sono i ragazzi
Longone al Segrino, gli studenti del Romagnosi hanno organizzato la cena di Natale
Anche quest’anno i ragazzi che frequentano l’alberghiero all’Istituto Romagnosi hanno organizzato la cena di Natale per genitori e docenti. Una bella tradizione che ha coinvolto gli alunni di terza P (sala bar), terza N (cucina), quarta N e P (accoglienza turistica): l’organizzazione ha impegnato gli alunni per diverse settimane con i propri professori.
«Ogni settore - racconta Angelo Giangreco, responsabile del corso di enogastronomia - ha attivato un team di lavoro dedicato. C’è chi ha ideato l’allestimento della sala progettando la grafica dei menu, la scelta del centrotavola a tema, i segnaposto, la disposizione dei tavoli e gli inviti. Altri si sono presi cura degli ospiti sin dal cocktail di benvenuto».
Poi, ovviamente, c’erano i cuochi in cucina. «I giovani chef si sono dilettati nella preparazione dei piatti, che sono arrivati in tavola curati in ogni dettaglio con il profumo dei sapori del Natale». La serata è stata allietata dal sorteggio di tanti premi donati da alcuni negozianti e raccolti con la collaborazione dei genitori degli alunni. La cena di Natale è un momento conviviale con un importante valore didattico. «I ragazzi hanno sperimentato cosa vuol dire organizzare il proprio team di lavoro comunicando in modo chiaro, definendo chi deve fare cosa e come. Hanno imparato a gestire il tempo e gli imprevisti, a prendere decisioni rapide».
Alla serata era presente anche il nuovo preside Dario Temperanza, che è arrivato al Romagnosi solo poche settimane fa. Nel corso della cena sono stati raccolti fondi attraverso una lotteria, il ricavato verrà utilizzato per acquistare nuove attrezzature per i laboratori. «L’atmosfera che abbiamo respirato - conclude Giangreco al proposito - ha reso la serata magica e piena di calore, mostrando con i fatti il vero senso della scuola che deve formare non solo professionisti, ma persone capaci di stare in un mondo affamato di pace e convivialità tra i popoli. Aggiungere un posto a tavola è molto più che mangiare insieme: è condividere e conoscere l’altro attraverso il dialogo e la cooperazione».
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