Alserio, sfida a quattro: «Serve continuità» «No, cambiamo rotta»
Verso il voto Colzani: «Finire le opere già iniziate». Pinato: «Spazio al sociale». Venturi: «Servono servizi». Rosa: «Il paese è in stallo, basta campanilismi»
Quale priorità in caso di elezione e che squadra di giunta, sempre se si decide di rivelarla, verrà messa in campo.
A confronto i quattro candidati alla carica di sindaco in vista del voto dell’8 e 9 giugno prossimi. Il sindaco uscente, Stefano Colzani, alla guida della lista civica “Il Mulino”, punta sulla continuità.
Le elezioni
«La priorità sarà quella di terminare le opere già iniziate: penso al bando “Rigenera”, per un totale di un milione di euro, per l’efficientamento energetico degli immobili comunali, poi al Punto Informazioni Turistiche (Pit) ai Giardini a lago per 190mila euro con assegnazione del bando, e poi la sistemazione della roggia in centro paese con 92mila tramite Pnrr – spiega Colzani – Posso già annunciare che verrà confermata la giunta uscente».
Colzani quindi riconfermerà Alessandra Scanziani, come vicesindaco con deleghe al sociale e alla scuola, e Antonino Tramontana, che non è candidato nella lista, come assessore esterno. Scelta fatta anche negli ultimi mandati: dal 2004 Tramontana si occupa di urbanistica e lavori pubblici.
Alessio Pinato, alla guida della civica “L’ago di Alserio”, punta dichiaratamente sulla svolta: “Le nostre priorità sono due: in primis ricreare un tessuto sociale che è stato distrutto da vent’anni di scelte non condivisibili – commenta - Bisogna ricreare una comunità locale fornendo occasioni di sana aggregazione. Questo per fermare il declino di Alserio che ha creato un paese dormitorio. Poi serve riportare ordine sul nostro territorio. Un paese pattugliato e controllato per dire basta a spaccio e furti. Per quanto riguarda la giunta, credo nel principio democratico: ci rifaremo alle preferenze ottenute dai candidati. Sicuramente diciamo no ad assessori che non vivono ad Alserio”.
Flavio Venturi, sindaco dal 2004 al 2014, alla guida della civica “La Sorgente”, guarda al futuro riprendendo il suo impegno da dove si era interrotto: «Per noi risulta prioritario ripristinare tutti i servizi destinati ai cittadini: sociale, sicurezza, ambiente – commenta l’ex sindaco – Bisogna ritornare alle origini del 2014, quando ero sindaco. Per quanto riguarda la giunta, è prematuro parlarne».
Le opinioni
Fabiano Rosa, alla guida di “Alserio al centro” punta sul cambiamento: «La prima cosa da fare sarà quella di convocare un tavolo tecnico con tutte le realtà che operano ad Alserio, come tutti i titolari delle varie attività locali, turistiche, culturali, del terzo settore, imprenditoriali e intassellare un progetto locale di rete che fino ad oggi non è mai stato pensato – commenta - Fare gruppo verso un obiettivo comune che sarà quello di rilancio sotto tutti i punti di vista e campi: culturale, attrattivo, promozionale, sociale, imprenditoriale, religioso, gastronomico, paesaggistico e intrattenitivo. Basta campanilismi e contrapposizioni storiche che hanno portato il paese nello stallo attuale».
«Per quanto riguarda la giunta ho due figure papabili su cui contare, di cui però al momento non faccio i nomi. Di sicuro la figura dell’assessore esterno ad Alserio non ha alcun senso: esiste già un ufficio tecnico, che si serve di ulteriori collaboratori saltuari che possono sicuramente essere implementati. La scelta di far risparmiare il Comune tenendo in capo agli assessori (sindaco e assessore esterno) le posizioni di responsabili di settore, ha gravemente messo in ginocchio la capacità assunzionale dell’ente; siamo infatti soggetti al tetto di spesa sul personale proprio per questa clamorosa scelta sbagliata. Risparmiare, a discapito della capacità operativa, sul personale qualificato e competente, è sinonimo di improvvisazione e mancanza di capacità gestionale-organizzativa che si ripercuote sul risultato finale: un ente senza lungimiranza, che non è in grado di portare a termine la maggior parte degli obiettivi prefissati».
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