Altro “no” del Comune di Erba agli islamici: «Servono i posteggi per il centro sociale»

Il caso La giunta ha nuovamente respinto la richiesta dell’associazione culturale Assadaka. La motivazione: «C’è bisogno di nove posti auto, ma nell’area non ci sono spazi per ricavarli»

«Servirebbero nove posti auto, ma nelle aree limitrofe non ci sono spazi adatti per realizzare parcheggi». Con questa motivazione la giunta comunale ha (nuovamente) respinto la richiesta dell’associazione culturale islamica Assadaka di trasformare gli uffici di proprietà in via Lecco, sede del sodalizio, in un centro sociale per svolgere le proprie attività. Un primo diniego era già stato impugnato al Tar di Milano: i giudici avevano accolto la richiesta chiedendo all’amministrazione di giustificare la propria decisione.

Il braccio di ferro tra Assadaka e il Comune di Erba prosegue dal 2021, quando l’associazione culturale presieduta da Youssef Anniz - dopo aver acquistato uffici in via Lecco 22 - ha chiesto di cambiare la destinazione d’uso degli spazi in centro sociale. In questo modo Assadaka potrebbe svolgere una serie di attività culturali e ricreative rivolte ai propri soci, senza scontrarsi con le normative urbanistiche.

La situazione

Nei mesi successivi, l’associazione ha chiesto di poter monetizzare i parcheggi non potendo realizzare nuovi posti auto a ridosso della sede per mancanza di spazio. Sono seguiti altri scambi di lettere tra Assadaka e gli uffici tecnici comunali (per l’associazione i posti da monetizzare sarebbero cinque, per il Comune nove), per arrivare alla primavera del 2022 quando la giunta ha negato la possibilità di monetizzare i posti auto.

Proprio quel diniego è stato impugnato davanti al Tar da parte dell’avvocato Vincenzo Latorraca che rappresenta l’associazione. La sentenza è arrivata poche settimane fa: i giudici hanno accolto il ricorso e annullato il provvedimento di diniego, ritenuto carente sotto il profilo motivazionale. Il Tar, insomma, ha chiesto al Comune di dare una risposta approfondita (e giustificata) all’associazione.

La delibera

Arriviamo quindi alla delibera di giunta di pochi giorni fa. Il sindaco Mauro Caprani ha deciso di respingere la richiesta di monetizzazione dei posti auto in quanto «la ricerca di aree vicine all’immobile necessarie per quantificare il giusto corrispettivo per la monetizzazione dei posti auto ha generato un esito negativo».

L’amministrazione, secondo il piano dei servizi, può accettare che i parcheggi mancanti vengano realizzati anche in aree non contigue a patto che siano poste a una distanza non superiore ai 150 metri di percorso pedonale; in alternativa può accettare il pagamento di un corrispettivo per realizzare i parcheggi su un’area vicina.

Nei dintorni della sede, stando ai rilievi dei tecnici comunali, ci sono solo quattro aree che si presterebbero alla realizzazione di nove posti auto ma tutte, per motivi ambientali o normativi, non sono utilizzabili. Non essendoci spazi per realizzare i parcheggi, il Comune ha nuovamente bocciato la richiesta di cambio di destinazione d’uso per la sede di Assadaka.

Dopo aver studiato con attenzione la delibera di giunta e le motivazioni addotte dall’amministrazione, l’associazione culturale con i propri consulenti legali valuterà se fare ricorso anche contro questo diniego.

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